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Rupy Mavi, la prima donna indiana iscritta all'Albo dei Commercialisti

Nata e cresciuta in Italia, ha deciso di uscire dalle righe. Di raggiungere, e superare, ogni obiettivo prefissato e intraprendere una carriera da libera professionista.

Rupy Mavi, la prima donna indiana iscritta all'Albo dei Commercialisti
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di Federica Gisonna

Una storia all'insegna dell'ambizione, dell'emancipazione e della voglia di indipendenza. Rupy Mavi è  la prima donna indiana iscritta all'Albo dei Commercialisti.

Rupy Mavi, prima donna indiana iscritta all'Albo

Non è sempre facile mettere davanti se stessi, non è da tutti avere il desiderio di studiare, di realizzarsi prima professionalmente e come persona, poi, solo in futuro come moglie e mamma. Non è semplice avere dei sogni che, a qualcuno, possono sembrare troppo grandi. Sicuramente non lo è per le donne provenienti da alcune culture, come appunto quella indiana. Eppure, Rupy Mavi, ha deciso di uscire dalle righe. Di raggiungere, e superare, ogni obiettivo prefissato, e intraprendere una carriera da libera professionista.

Lei, classe 1993, è la prima donna indiana, nata e cresciuta in Italia, ad essersi iscritta all’Albo dei Commercialisti. E il percorso di certo non è stato semplice: non sono mancati gli ostacoli, le interposizioni. Ma allo stesso tempo, grazie alla sua famiglia e a chi ha sempre creduto in lei, Rupy ce l’ha fatta. E’ riuscita a realizzare i suoi sogni. Ma adesso? Beh, vorrebbe essere un esempio per gli altri. Per quelle donne come lei, provenienti da culture che sono ancora chiuse nei confronti di quelle donne che hanno bisogno di una spinta per fare davvero ciò che vorrebbero.

Rupy è nata a Brescia, il 21 ottobre del 1993. La sua famiglia è originaria dell’India, del Punjab, ma vive ormai da sempre al Santellone, frazione cittadina. I suoi genitori infatti, hanno raggiunto l’Italia negli anni ‘80. La giovane ha frequentato la scuola dell’infanzia, il Turla e il Toscanini a Chiari e poi alle superiori si è iscritta all’Istituto Falcone di Palazzolo. Il percorso è continuato con la laurea in Economia e Commercio Estero all’Università degli studi di Bergamo e infine, è arrivata l’abilitazione alla professione con l’iscrizione Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili. A soli 26 anni.

Il racconto

«L’Italia è il mio paese, mi sento italiana, ma allo stesso tempo vado fiera delle mie origini - ha raccontato con sincerità Rupy - Ho sempre pensato che nella mia vita, prima di essere moglie e mamma, come tante coetanee indiane, la cosa principale sarebbe stata sentirmi appagata. La volontà di continuare a studiare è arrivata da sola, non saprei nemmeno spiegare come. E’ stato naturale. Non mi è mai piaciuto sentirmi “sconfitta”. Era “realizzata” la parola che più faceva per me. Fortunatamente anche la mia famiglia mi ha sempre sostenuta. In particolare mia mamma e mio fratello hanno seguito ogni passo. Mi hanno assecondata e spronata. E io, anche grazie a loro, ho avuto la forza di abbattere i pregiudizi e i retaggi culturali, di non ascoltare le critiche e le malelingue di chi sperava che io non ce la facessi e anche di evitare che mi mettessero i bastoni tra le ruote».

Non è stato facile, nella comunità indiana frequentata dalla famiglia, non tutti hanno visto di buon occhio questa voglia di emancipazione e di realizzazione della 26enne clarense.

«Spesso la donna è vista come quella che si appoggia all’uomo - ha spiegato la giovane - E’ lui che porta “i soldi a casa”. Lei la mantiene e cura i figli. Niente di male, ci mancherebbe. Ma io, invece, ho creduto con tutta me stessa nel voler intraprendere la strada della libera professione. Attualmente lavoro in uno studio contabile, nella bergamasca, e insegno economia all’Ikaros di Calcio. Sono felice. Posso dire di sentirmi realizzata e, perché no, vorrei davvero essere un esempio».

La voglia di essere d'esempio

La giovane soprattutto su Instagram, dispensa consigli e informazioni sui temi più svariati (come per esempio i bonus). Il suo interesse verso il prossimo è profondo, sincero. E’ sempre pronta a dare una mano, con il sorriso e la gentilezza che la contraddistinguono. Lei è una donna molto attenta a tutto ciò che la circonda, alle persone e a ciò di cui hanno bisogno. Alle scorse elezioni ha infatti anche corso nella lista del Partito Democratico a sostegno del sindaco in carica, Massimo Vizzardi.

«Vorrei davvero che il mio traguardo professionale possa spronare le donne indiane ad avere una propria autonomia economica e a credere nei propri sogni. A realizzarsi. Io stessa ho ancora tanti sogni da realizzare, mi piacerebbe aprire una mia azienda, essere una imprenditrice a tutto tondo e poi, ovviamente, avere una famiglia. Credo che però la giusta ricetta per trovare un equilibrio sia in primis sentirsi realizzati come persona. E’ una questione di riflesso. Se sei felice e grata della vita che hai, riesci a trasmettere gioia e serenità anche a tutti coloro che ti stanno intorno. Vorrei che fosse così per tantissime donne».

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