Rosa Simoni va in pensione dopo 30 anni nel Comune di Chiari
Rosa Simoni va in pensione: "Nel mio lavoro ci ho messo l’anima, la passione e tutto il mio impegno"
Un punto di riferimento per molti. Una persona che è riuscita ad andare d’accordo con tutti, cittadini e amministratori, indipendentemente dal colore politico. Rosa Simoni va in pensione, dopo circa 30 anni è pronta a salutare il Comune di Chiari: un traguardo più che meritato, giunto al termine di una carriera lavorativa portata avanti con passione, impegno e dedizione. La sua figura, però, mancherà molto proprio perché tanto è stato seminato nel tempo. Giovedì scorso sono iniziate le ferie e sono stati salutati amministratori e colleghi, ma il pensionamento sarà ufficiale dall’1 settembre.
Rosa Simoni va in pensione dopo 30 anni nel Comune di Chiari
Il rapporto di Rosa Simoni, laureata in Pedagogia, con il Comune è iniziato nel 1991: da prima coordinatrice del Cag (Centro di aggregazione di viale Bonatelli) e di tutte le attività, è poi entrata in contatto, piano piano e come esterna, con l’ambito dei servizi Sociali. Nel 1995 l’assunzione prima a tempo determinato e poi, successivamente, indeterminato. Dagli anni 2000, la clarense ha ricoperto il ruolo di dirigente, seguendo i settori Sport e Servizi sociali, e una volta avviato il piano di zona è diventata responsabile dell’Ufficio di piano dell’ambito distrettuale Oglio Ovest. Un ruolo che ha saputo svolgere al meglio.
«Posso dire che nel mio lavoro ci ho messo l’anima, la passione e tutto il mio impegno - ha commentato Simoni - Quella trascorsa in Comune è stata una grossa parte della mia vita. Ho dedicato tanto tempo e attenzione, ma l’ho fatto con piacere. Non è mancata qualche difficoltà, ma posso dire che è stata una bellissima esperienza. In questo momento mi sento, certamente, sollevata dalle responsabilità e pronta ad iniziare un nuovo percorso di vita, ma sentirò la mancanza del mio lavoro e sempre lo porterò nel cuore».
Lavoro encomiabile durante il Covid
Impossibile non fare un cenno alla pandemia: negli anni ha sempre avuto un occhio di riguardo nei confronti delle persone in difficoltà, ma durante il Covid il suo lavoro è stato encomiabile e riconosciuto da tutti. Enorme, inoltre, è stato l’apporto ad iniziative e progetti che hanno permesso la crescita della città. A lei, un saluto caloroso e sentito, oltre che un buon proseguimento, nonché buon riposo, è andato non soltanto dagli amministratori clarensi, del presente e del passato, ma anche dai numerosi «colleghi» dei Comuni limitrofi che negli anni hanno avuto il piacere di incontrarla e lavorare insieme.