Rosa e Zanola, assolti dall'accusa di peculato per i pranzi di lavoro

I pranzi rimborsati avevano una giustificazione istituzionale plausibile.

Rosa e Zanola, assolti dall'accusa di peculato per i pranzi di lavoro
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È arrivata ieri la sentenza di assoluzione per gli ex sindaci di Montichiari Elena Zanola e Gianantonio Rosa accusati di peculato in riferimento ad una serie di pranzi finiti tra le spese di rappresentanza del Comune tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, nel periodo in cui Elena Zanola rivestiva la carica di sindaco e Rosa di vice sindaco.

L'accusa

L'accusa era quella che quei pranzi non potessero finire nelle spese di rappresentanza nè essere messi a bilancio come spese sostenute per organizzare manifestazioni culturali e, dunque, che i rimborsi, che ammontavano a circa 7.000 euro, non fossero ammissibili.

La difesa

Dalla difesa è invece emerso che i rimborsi avevano una natura giustificativa in quanto gli argomenti trattati durante gli incontri sarebbero stati legati a questioni istituzionali e nessun indebito vantaggio era stato tratto in quelle occasioni.

Gli avvocati degli accusati hanno inoltre presentato tutte le fatture a dimostrazione delle giustificazioni che sono parse non solo plausibili ma riconducibili appunto all'attività istituzionale.

Le richieste di assoluzione mosse sia dagli avvocati difensori che dal pm, sono state dunque accolte anche dal tribunale che depositerà nei prossimi giorni le motivazioni della sentenza.

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