CRIMINALITà

Rissa in Piazzale Arnaldo, 15enne in ambulanza

Una baby gang avrebbe aggredito e rotto il braccio a un giovanissimo

Rissa in Piazzale Arnaldo, 15enne in ambulanza
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Rissa in Piazzale Arnaldo, 15enne in ambulanza.

E' accaduto sabato 29 agosto 2020 in tarda serata, quando diversi giovani hanno assistito ad una rissa nel centro della movida di Brescia città.

La ricostruzione degli inquirenti

Ancora da chiarire le motivazioni dell'aggressione di una baby-gang (coetanei) ad un giovane italiano di 15 anni che ha avuto la peggio fratturandosi un braccio e per il quale è stato necessario il ricovero in ospedale. Secondo le prime ricostruzioni si è trattato di un episodio di bullismo nato da una discussione accesa tra giovanissimi che è poi sfociata in atti violenti, con anche alcune ragazze coinvolte.

La situazione è presto degenerata fino alla chiamata a forze dell'ordine e soccorritori per assistere il giovane 15enne rimasto ferito.

Tornano protagoniste le baby gang

Non è la prima volta che Brescia si rende protagonista di episodi simili. Nel 2018 una baby gang aveva messo in atto un vero e proprio sistema criminale con diverse rapine che avevano portato i militari alle indagini e poi all'arresto di due giovanissimi. Due gli episodi di cui vennero accusati. La prima, del 7 dicembre 2017, avvenne in via Gambara. A farne le spese un ragazzo italiano che, dopo essere stato accerchiato dai alcuni giovani, fu colpito violentemente al volto con un pungo “rinforzato” da un mazzo di chiavi. Gli aggressori fuggirono dopo averlo colpito e sottratto il telefono. Conseguenza della rapina fu la frattura scomposta del pavimento orbitario sinistro con una prognosi di circa un mese.

La seconda, del 1 maggio 2018 in via Raffaello, vide il coinvolgimento dei due stranieri nei pressi di una fermata della metropolitana: lo scenario si ripete con la vittima accerchiata, minacciata e derubata con violenza di portafogli, felpa e cellulare. In quell’occasione personale della Questura di Brescia, a seguito dei primi accertamenti e delle dichiarazioni della vittima, aveva deferito in stato di libertà i due giovani stranieri rintracciati nei pressi della stazione ferroviaria.

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