Rischio trasferimento per la polizia stradale
La «spending review» non risparmia nessuno, neanche la sicurezza pubblica. È di qualche giorno fa la notizia del momentaneo salvataggio dei presidi di Polizia Stradale di Iseo e Salò dalla scure dei tagli ministeriali ma per gli agenti di Desenzano potrebbero esserci nei prossimi mesi importanti cambiamenti: per questione di contenimento dei costi la Polizia Stradale desenzanese potrebbe infatti essere trasferita in blocco al monitoraggio delle sole autostrade con la conseguente perdita del controllo delle arterie urbane ed extrurbane. Se ne parla da anni ma secondo alcune indiscrezioni il provvedimento che avrà come oggetto i reparti della città gardesana potrebbe essere messo sul tavolo del Ministero a breve.
I motivi dello spostamento e le conseguenze
Pochi lo sanno ma per questioni «di cassa» l’autostrada conviene. Secondo una convenzione tra il Ministero dell’Interno e la Società Autostrade i costi di mantenimento, delle attrezzature e di trasporto sono a carico del gestore stradale, alleggerendo di non poco le spese della Polizia Stradale a cui non rimane altro che pagare gli stipendi degli agenti. La conseguenza scontata è una maggiore sicurezza della rete autostradale, la rete su cui si viaggia sì ad alte velocità ma in cui si registra un continuo calo di incidenti grazie anche ai continui investimenti sulla prevenzione: ad ottobre -5% di sinistri rispetto al 2015, -12% di feriti e -15% di morti. La seconda conseguenza, sicuramente più preoccupante, deriva dall’ «abbandono» delle pattuglie delle strade urbane, provinciali, statali e tangenziali. Un taglio netto e senza contromisure comporterebbe maggiore impegno dei vicini presidi, Salò in primis, che con lo stesso organico e con gli stessi mezzi dovrebbe monitorare un’area più del doppio di quella che ad oggi è sotto la sua competenza. Il rischio è anche quello di generare meno sicurezza percepita: meno polizia sulle strade si tradurrebbe in meno controllo e un passo indietro sulla prevenzione.
Le reazioni
«La Polizia Stradale da anni opera nel campo della prevenzione e della repressione con ottimi risultati - commenta Santino Barbagiovanni segretario dell’Unione Generale Lavoratori di Polizia di Brescia - togliere agenti dalle strade secondarie vorrebbe dire depotenziare i risultati ottenuti». Secondo Barbagiovanni uno spostamento sulle reti autostradali di Desenzano, come successo ai presidi di Chiari e Montichiari, non può non essere affiancato ad un potenziamento di Salò: «In molti piccoli comuni la Polizia Locale non fa i turni di notte e le altre forze di sicurezza hanno specializzazioni diverse da quelle della stradale, prima di fare questo passaggio bisognerebbe incrementare il personale qualificato». C’è poi una peculiarità non invidiabile sul Garda, la difficilissima gestione del traffico: «Sul lago basta un banale tamponamento per bloccare le principali arterie. Un intervento celere per il ripristino della viabilità fa la differenza». Parole simili vengono espresse anche dal segretario provinciale del Siulp, Rosario Morelli che sottolinea a Gardaweek: «Una razionalizzazione può essere fatta ma non bastano tagli sconsiderati, riteniamo opportuno una revisione del modello di sicurezza». Secondo Morelli è importante che il cittadino abbia una percezione di sicurezza sul proprio territorio, percezione che la presenza della Polizia Stradale contribuisce a dare con il suo lavoro di prevenzione: «La nostra provincia è per grandezza e particolarità una delle più complesse d’Italia, intorno agli anni ‘60 fu redatto un modello di sicurezza che ancora oggi plasma con equilibrio l’organizzazione dei reparti. L’ipotesi del trasferimento è percorribile con un incremento dell’organico e dei mezzi su Salò, non dimentichiamoci la vastità dell’area di competenza di Desenzano».
Dal Ministero al momento non è stata fornita alla stampa nessuna informazione in merito. Sulla vicenda continueremo a tenervi informati sul nostro settimanale.
Alessandro Sahebi