Sono passati quasi 15 anni dall’inaugurazione del polo scolastico di Adro. Era infatti il settembre 2010 e quella cerimonia balzò alle cronache di tutta Italia per i circa 700 simboli del sole delle alpi (poi forzatamente rimossi) affissi all’interno dell’istituto comprensivo. Il polo fu dedicato a Gianfranco Miglio, politologo e politico, fermo sostenitore della trasformazione dello Stato italiano in senso federale . Un nome che il 7 agosto, in un tranquillo pomeriggio d’estate, è stato cancellato.
Rimosso il nome di Gianfranco Miglio dalla scuola di Adro: la spiegazione dell’Amministrazione
Non si tratta di una cancellazione dell’intitolazione del polo scolastico, che resta dedicato alla memoria di Gianfranco Miglio. Una revisione della dedica o una nuova intitolazione, del resto, sarebbe stata preceduta da atti ufficiali, dei quali invece non c’è traccia nell’albo pretorio comunale. La rimozione fisica della scritta, spiega l’Amministrazione comunale adrense, è legata alla necessità di evitare fraintendimenti e confusione tra il nome del comprensivo (IC Adro) e la dedica del polo scolastico, appunto “Gianfranco Miglio”.
“Abbiamo rimosso la scritta perché ci siamo resi conto essere fuorviante. Crediamo che, nel caso in cui si voglia apporre una scritta sull’edificio scolastico, sia più appropriato indicare il nome dell’istituto scolastico e non quello del polo. A Gianfranco Miglio, persona dalla forte connotazione politica e ideologica, è intitolato infatti il complesso di edifici, non l’istituzione scolastica. Inoltre, da quando è stato realizzato il nuovo parcheggio, quella è diventata la parte posteriore dell’edificio, e la presenza della scritta lì, invece che sul fronte, contribuisce a creare ulteriore confusione. Per noi si tratta di un’operazione di ordinaria gestione degli edifici”
Insomma, si tratterebbe di ordinaria Amministrazione, ma intanto le foto degli operai al lavoro hanno innescato un vivace dibattito sui social network.
Rimosso il nome di Gianfranco Miglio: l’indignazione della Lega
Impietoso il giudizio dell’ex sindaco leghista (e attuale capogruppo di minoranza in Consiglio comunale) Paolo Rosa, che ha affidato a Facebook il suo sfogo che boccia le scelte dell’attuale maggioranza su tutti i fronti, dal bilancio alle opere pubbliche.
“Queste sono le priorità dell’Amministrazione comunale di Adro? Spero che sia una manutenzione ordinaria con ripristino della scritta…..ma ci credo poco! In poco più di 1 anno sono riusciti a distruggere e bloccare tutto il lavoro che era stato impostato negli anni precedenti! In un anno sono stati capaci solamente di lamentarsi della vecchia Amministrazione e alzare le imposte (vedremo le prossime fatture rifiuti e pagamenti Irpef comunale). In un anno, udite udite, hanno avuto il coraggio di chiamare opera pubblica strategica 7/8 metri di scivolo che collega il parcheggio nuovo delle scuole alla proprietà privata dei Padri Carmelitani Scalzi (era una promessa elettorale? A me forse era sfuggita…..)! Certo hanno chiesto il permesso…. Ma vuoi che gli dicessero di no? Per loro è comodo! Ah dimenticavo, hanno pulito le vasche di raccolta acqua in via Roma e via Simoni….. cosa che periodicamente e all’occorrenza si faceva, senza troppo clamore! Hanno bloccato e stralciato la strada di collegamento tra via Brutello e il parcheggio dell’oratorio; opera già affidata e cantierizzata, perdendo un finanziamento di Regione Lombardia di 2.000.000 di euro e con la parte residua del costo dell’opera già finanziata con fondi del Comune! E altro ancora……. Adesso questo….ma cosa e chi pensate di essere? Avete aspettato agosto pensando che fossimo in ferie e nessuno vedesse? A questo punto potevate farlo anche di notte! Vergognatevi”
Sono parole emotivamente forti quelle affidate sempre ai social dall’ex assessore Giovanna Frusca
“Un atto grave e incomprensibile. Sono profondamente amareggiata e delusa dalla decisione della nuova amministrazione comunale di Adro di rimuovere l’intitolazione del nuovo polo scolastico a Gianfranco Miglio. Chi, come me, ha fatto parte della precedente Amministrazione, sa bene quanto impegno, sacrificio e determinazione siano stati necessari per portare a termine quest’opera fondamentale per il nostro territorio. Abbiamo voluto dedicarla a una figura autorevole, un intellettuale che ha lasciato un segno profondo nella cultura politica italiana, come Gianfranco Miglio. Una scelta pensata, condivisa, simbolica. Cancellare oggi quel nome non è solo un atto di mancanza di rispetto verso il lavoro svolto. È un affronto. Un gesto che divide invece di unire, che strappa via con leggerezza un pezzo di identità e di memoria collettiva. Mi chiedo con quale spirito si possa governare una comunità iniziando dalla cancellazione, anziché dalla costruzione. È questa la direzione che si vuole dare ad Adro? Io non ci sto. E credo che tanti cittadini, al di là del colore politico, non possano accettare una simile mancanza di rispetto per la storia, per il lavoro fatto, e per le scelte compiute con responsabilità e visione da un’Amministrazione che fu eletta da quasi il 70 % dei cittadini adrensi. Adro non merita questo! Siete la peggior Amministrazione che Adro potesse avere.”
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