Rifiuti in Franciacorta, nel mirino due aziende di Gussago e Cellatica
Le due ditte, specializzate nel trattamento e recupero del materiale, sono finite nei guai per la gestione irregolare dello stesso
Rifiuti in Franciacorta: due aziende di Gussago e Cellatica nei giorni scorsi sono finite del mirino di Arpa per gestione illecita di rifiuti.
A Gussago
Il limite di stoccaggio era di 1.400 metri cubi di rifiuti. Eppure la montagna di scarti dietro i cancelli della Metal Recuperi, una ditta di Gussago autorizzata per il recupero di rifiuti metallici, superava il limite e non di poco. Gli operatori di Arpa, che nei giorni scorsi hanno eseguito un controllo presso la reatà franciacortina, hanno trovato circa il doppio dei rifiuti che potevano essere trattati dalla ditta. Gli ufficiali di Polizia Giudiziaria di Arpa hanno quindi sospeso l'attività dell'azienda in attesa che si regolarizzi, ovvero che smaltisca l'eccesso di rifiuti stoccati al suo interno.
Un intervento reso possibile dal progetto Savager (Sorveglianza Avanzata Gestione Rifiuti), voluto da Regione Lombardia e realizzato in collaborazione tra Arpa e il Politecnico di Milano, con l'obiettivo di utilizzare la tecnologia satellitare e aerea ad alta risoluzione per identificare in automatico situazioni di potenziale non conformità alle normative ambientali sui rifiuti. "Arpa dispone di immagini satellitari di tutta la provincia di Brescia che vengono valutate dai tecnici e sono finalizzate ad individuare i siti anomali - ha spiegato il direttore del dipartimento bresciano, Fabio Cambielli - E' uno strumento potentissimo, perché tutte le volte che viene individuato un sito 99 volte su cento viene scopeto un illecito: non usciano mai a vuoto e soprattutto abbiamo subito un'idea precisa di cosa troveremo sul posto".
A Cellatica
Sotto i riflettori dell'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente è finita anche la Ecology Transport di Cellatica, impianto specializzato nel trattamenti di rifiuti speciali e autorizzato della Provincia, dove venerdì era scoppiato un principio di incendio dal macchinario che tritura e poi imballa i materiali. A causa di un surriscaldamento del macchianario si è creato un attrito fra i rifiuti che ha fatto da innesco al rogo.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, i Vigili del Fuoco che hanno spento l'incendio e Arpa, che lunedì a seguito di un ulteriore controllo assieme alla Provincia ha riscontrato delle irregolarità nella gestione dei rifiuti, tra cui il poszionamento dei materiali in luoghi non idonei.