Rifiuti, il Tar accoglie il ricorso. E l'opposizione chiede la testa del vicesindaco
I giudici hanno annullato l'aggiudicazione del servizio alla ditta vincitrice del bando, ma non annullato gara. Ora l'appello al Consiglio di Stato
In narrazione si parlerebbe di plot twist, di colpo di scena. Ma questa, purtroppo, è la vita vera e la sentenza del Tar che ha annullato l’aggiudicazione del servizio di gestione di rifiuti per il Comune è stata una vera e propria doccia fredda. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dalla terza ditta classificata, la Eco Seib, che a luglio aveva impugnato l’esito della gara vinta da Linea Gestioni e dalla Solco Consorzio. Alla base della decisione un motivo puramente tecnico, la mancanza dell’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali da parte del raggruppamento temporaneo: requisito che invece possiedono le singole realtà che lo compongono. Ma, stando al dispositivo, non sarebbe sufficiente.
Rifiuti, il Tar accoglie il ricorso
La sentenza del Tar non ha però annullato l’intera gara d’appalto. Dispone, invece, «la riedizione del segmento relativo alla valutazione delle offerte tecniche secondo i differenti criteri di giudizio nel caso di soli due partecipanti (escluso il raggruppamento, restano in corsa solo Servizi Comunale spa, seconda classificata, e la ricorrente Eco Seib, ndr) », si legge nel documento. Una questione evidenziata anche dal sindaco Gianmarco Cossandi in Consiglio comunale, ribadendo l’intenzione di ricorrere in appello davanti al Consiglio di Stato, chiedendo eventualmente una sospensiva. «Confrontandoci con i legali sia nostri, sia del raggruppamento, è emerso che la sentenza pare singolare e inaspettata - ha aggiunto - Il fatto che il raggruppamento non sia iscritto all’Albo ma che siano iscritte le realtà che lo compongono non ha mai rappresentato un problema, tanto è vero che appalti di questo genere sono diffusi in numerosi Comuni della nostra Provincia e non solo». Il caso, se confermato, potrebbe quindi «fare scuola».
Quanto al prossimo futuro, il primo cittadino ha rassicurato che i recenti sviluppi non andranno a intaccare il servizio di raccolta e gestione che, in attesa di un pronunciamento definitivo, verrà comunque garantito alla cittadinanza, senza modifiche o interruzioni, sempre da Linea Gestioni e dalla Solco Consorzio di Cooperative Sociali s.c.s.
Lega e Alleanza di Centro «chiedono la testa» del vicesindaco
In un attimo, la questione dei rifiuti si è trasformata in un caso politico. Sarà stato pure un cavillo tecnico, ma «la sconfitta del Comune è innegabile e qualcuno se ne deve prendere la responsabilità». E questo qualcuno, per i consiglieri di Alleanza di Centro e Lega, è il vicesindaco Francesco Marcandelli: pronta, quindi, la richiesta di dimissioni. «La gestione della questione rifiuti è stata pessima e lo dice questa sentenza del Tar che dichiara illegittima l’aggiudicazione dell’appalto al raggruppamento: per questo e per altri motivi (i ritardi nella raccolta e i disservizi segnalati nei mesi scorsi dai cittadini, ma anche il fatto che il giorno della sentenza, durante una riunione, ci era stato prospettato qualcosa ben diverso da quello che è poi stato), riteniamo che il sindaco debba rivedere le deleghe date all'assessore competente, che sfiduciamo: presenteremo una richiesta per le sue dimissioni», hanno ribadito i consiglieri Angelo Cima e Filippo Carnazzi.
Una presa di posizione condivisa anche dal consigliere del Carroccio Stefano Raccagni che ha ribadito come la sconfitta non possa non essere politica «dato che va a ritardare il programma dell’Amministrazione, creando un danno anche per i cittadini», prima di abbandonare l’aula assieme ai colleghi dell’opposizione in segno di protesta.
La replica
Chiamato in causa, pronta è stata la replica del vicesindaco Marcandelli. «Credo si stia facendo volutamente confusione su molti aspetti, il Tar non ha detto che il bando, ovvero il servizio così concepito dall'Amministrazione è sbagliato: l’attuazione va bene, la cooperativa sta lavorando bene, certo si può migliorare ma questo ricorso è puramente amministrativo e non c’entra nulla con la gara», ha esordito difendendo anche il lavoro degli uffici dell’assessorato e dell’ufficio Tecnico.
Ad appoggiarlo è stata anche la maggioranza (Continuiamo Insieme, Città In Testa e San Pancrazio Con Cossandi) che ha definito la richiesta delle opposizioni «ideologica e pretestuosa, come le posizioni di chi la presenta» in quanto la sentenza «rivela che la preparazione del bando da lui seguita, insieme ai nostri tecnici a consulenti, è stata corretta e mette invece in discussione i requisiti di una delle società partecipanti, non del lavoro amministrativo e politico dell'assessorato».
In disparte nella polemica scoppiata nell’aula, il consigliere di Mos/FdI Marco Pagani è intervenuto successivamente. «Sarebbe facile attaccare l'ennesimo errore di questa Amministrazione, noi preferiamo concentrarci sulla risoluzione del problema - ha spiegato aggiungendo come in un recente incontro con il vicesindaco siano state evidenziate le criticità dell'attuale servizio - Confidiamo che quest'ennesimo disagio possa risolversi nel minor tempo possibile e nel miglior modo per il bene della Città».