Referendum, la Cgil vuole cancellare i voucher

Referendum, la Cgil vuole cancellare i voucher
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I voucher Inps o buoni lavoro sono una modalità di retribuzione e di regolamentazione del lavoro accessorio introdotti nell’ordinamento italiano nel 2003. L’incremento della vendita dei voucher lavoro ha però anche sollevato il problema dell’abuso di uno strumento introdotto a fini specifici che viene invece utilizzato oggi per retribuire una platea molto - forse troppo - ampia di lavoratori.

Per questo la Cgil ha proposto un referendum abrogativo dei voucher Inps nel 2017, per cancellare uno strumento di pagamento del lavoro che secondo il sindacato ha finito con il sostituire gli ordinari contratti di lavoro subordinato.
I voucher Inps 2017 per retribuire il lavoro accessorio possono essere utilizzati dalle seguenti categorie di datori di lavoro:famiglie;enti senza fini di lucro; soggetti non imprenditori; imprese familiari; imprenditori agricoli; imprenditori operanti in tutti i settori; committenti pubblici.

Nel 2016 sono stati venduti quasi 1,5 milioni di buoni. Avrebbero dovuto regolarizzare il mondo del lavoro, agevolandolo, invece si sono trasformati in uso improprio, per non dire abuso.  A confermarlo i dati del 2016, diffusi dalla Cgil: anno su anno l’aumento è del 20% circa, ma basta riavvolgere il nastro fino al 2012 per inciampare nell’evidenza di un travolgente + 730%.

La crescita esponenziale è a partire dal 2012 perché è stato l’anno in cui la riforma Fornero liberalizzò l’utilizzo dei voucher a qualunque committente.  Il risultato è che i voucher sono esplosi, passando dai 201mila del 2012 a 1.470.339 del 2016. Il monte voucher per la sola Regione Lombardia ha raggiunto quota 26milioni.  In quanto tali, i voucher sarebbero pure uno strumento neutro, dei buoni usati per pagare il lavoro accessorio, quello svolto saltuariamente e fuori dal perimetro di un contratto. Il guaio è che i voucher sono stti usati senza freni. I settori più esposti nella nostra provincia sono il commercio, i servizi e il turismo.

Sabato prossimo la Cgil scenderà in piazza con la campagna  per i due "Sì" ai referendum per il lavoro


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