Referendum: come votare in casi “speciali”

Referendum: come votare in casi “speciali”
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 La giornata del voto di domenica si avvicina sempre di più ed esercitare il proprio diritto di voto è un elemento fondante del nostro Stato: ecco votare in casi “speciali” -Fuorisede e abitanti in città differenti da quella di residenza Votare in una città differente da quella di residenza è quasi impossibile, solo i  prefetti e i rappresentanti di lista possono  farlo, gli altri possono usufruire tutti delle agevolazioni messe in campo da servizi di trasporto su rotaia o aeree, con speciali sconti , che possono anche arrivare al 70% del costo del biglietto, a chi ritorna nel proprio comune per votare. -Ricoverati in ospedale o case di cura Viene garantito anche il diritto di voto direttamente all’interno dell’ospedale o della casa di cura , per chi è degente in esse, tramite previa presentazione della domanda al proprio Comune di residenza, iscrivendosi a liste elettorali speciali,  dimostrando  un certificato del ricovero all’interno di una struttura ospedaliera. -Malati gravi Gli elettori che per gravi motivi di salute non possono muoversi da casa, magari per dipendenze da macchinari e attrezzature mediche, possono votare a domicilio se preventivamente presentano la domanda al proprio comune di residenza. -Diversamente abili Gli aventi diritto al voto che siano “ diversamente abili “ oppure “ fisicamente impediti nell’espressione autonoma del voto” : non vedenti , paralizzati o persone con un qualsiasi impedimento fisico che possa impedire di apporre il proprio voto, possono essere accompagnati da una persona di fiducia  all’interno del seggio, presentando ovviamente una certificazione sanitaria della problematica.


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