Razzismo Lombardia: altro episodio, stavolta a Crema
E' solo l'ultimo episodio di una lunga serie che va da Pavia fino a Varese.
Razzismo Lombardia: dopo i fatti di Pavia, Sondrio (nella foto) e Varese, solo per citarne alcuni, un nuovo episodio di cronaca questa volta nella Provincia di Cremona.
Razzismo Lombardia: Crema
Come riporta GiornalediCremona.it, nella mattina del 1 novembre un gruppo di militanti di estrema destra, riconosciuti come esponenti di Lealtà e azione, di Veneto fronte skinhead e di Casapound Cremona, provenienti da varie località del nord Italia, hanno improvvisato, indisturbati, una parata al Cimitero Maggiore di Crema.
Poi è seguita una vera e propria ronda per le vie del centro, nella quale un ragazzo di origini straniere, riconosciuto come antifascista, ha subito delle minacce che non sono sfociate in una vera e propria aggressione fisica solo grazie all’intervento di un gruppo di cittadini.
Così recita l’Anpi cremasca in una nota.
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Razzismo Lombardia: i precedenti
GiornalediPavia.it riporta la disavventura di Carmen Silva, residente a Pavia da 30 anni di origini peruviane. La donna, che è anche presidente di un’associazione che si occupa di integrazione, la onlus “Ci siamo anche noi”, ha segnalato l’episodio allo sportello antidiscriminazioni del Comune di Pavia e presentato una formale denuncia in Questura. Stando alla sua versione dei fatti la 67enne ha parcheggiata in piazza Marconi sentendosi insultare da un uomo che le contestava di averle rubato il parcheggio. Il tenore degli insulti riportati da Carmen sarebbe stato gi grave entità, frasi del tipo: “Bastarda straniera, tornatene a casa tua. Io sono d’accordo con Salvini, che dovete tornare tutti al vostro Paese” e anche: “Mi hai rubato il posto, sei un’ignorante, vattene via, ti insegno io la buona educazione, ci penso io a farti tornare a casa tua”.
Come riporta GiornalediMonza.itun episodio similare sarebbe avvenuto sul Frecciarossa Milano-Trieste dove una signora s’è rifiutata di stare accanto a una ragazza di origini straniere, dicendo: “Vicino a una negra non ci sto”, si sarebbe alzata e avrebbe cambiato posto.
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In via di chiarimento invece l’episodio relativo al pestaggio di un ragazzo di colore, avvenuto in Valtellina. Pare che il 28enne senegalese Mame Serigne Gueye sarebbe stato insultato e aggredito da un gruppo di ragazzi del posto, mentre si recava al lavoro in un panificio di Morbegno (in Provincia di Sondrio), solo perché nero. Le indagini dei Carabinieri però stanno andando avanti, poiché il quadro dell’incontro ravvicinato avvenuto attorno alle 2 di notte di sabato 13 ottobre 2018 è ancora tutto da affinare. Come riporta il nostro quotidiano online GiornalediSondrio.it, c’è in primis la versione diametralmente opposta dei tre giovani valtellinesi ritenuti responsabili del pestaggio.
Altra notizia – passata alla ribalta nazionale poche settimane fa – riportata da Varesesettegiorni.it è legata infine alla scenata avvenuta al Carrefour di Varese: un cassiere di colore, avrebbe cercato di convincere una donna di 40 anni ad ultimare la spesa. Lei avrebbe continuato a protestare, tanto che lo stesso dipendente del negozio ha deciso di chiedere l’intervento delle forze dell’ordine per calmarla. A quel punto, la donna avrebbe addirittura reagito scagliandogli contro una lattina di birra e dichiarando: “Non voglio essere servita da un negro”.