Ravere ridotta a discarica e il Comune se ne lava le mani

Ravere ridotta a discarica e il Comune se ne lava le mani
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Se da Carpenedolo volessimo un giorno andare a visitare la frazione di Ravere dovremmo percorrere una piccola stradina immersa nella campagna, tra i cascinali e i rifiuti. Si perchè il tratto di Fossa Magna che costeggia la stradina in questione è spesso deturpato da qualche incivile che getta nel piccolo canale di tutto.

Lo sa bene il trentenne Davide Golini, che in questa zona, all’incirca all’altezza della falegnameria Pellegrini, ha abitato da sempre in cascina con i genitori e negli anni non ha mai visto diminuire il fenomeno.

«La cosa più allucinante è che la piazzola dell’isola ecologica è a soli 500metri da lì – ha commentato Davide – La stradina che costeggia la Fossa Magna proveniente dal paese in quel punto è una vera e propria discarica a cielo aperto e da che mi ricordo è sempre stato così. Solitamente ci troviamo latterizi, cemento e mattoni. Ma addirittura più di una volta abbiamo trovato interi sacchi pieni di rifiuti, pneumatici e addirittura un materasso. Tutto questo solo per non dichiarare i propri conferimenti all’isola ecologica».

«I miei genitori in questi anni hanno denunciato più volte lo scempio alle autorità competenti ma non hanno mai ottenuto risposte soddisfacenti. Secondo il Comune la nostra sarebbe una strada  vicinale, quindi declassata e fuori dalla sua competenza».


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