Rovato

Rapina impropria in stazione: arrestato un pontogliese

Il 23enne è stato fermato dai carabinieri; continuano però purtroppo i furti notturni nei locali.

Rapina impropria in stazione: arrestato un pontogliese
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Probabilmente si era appostato in stazione, sulla banchina, in attesa della sua preda. E quando ha notato che un giovane piemontese, in attesa del treno insieme a un amico, ha appoggiato il borsello sulla valigia, è entrato subito in azione per mettere in atto il suo piano. Dopo lo scippo, il ladro si è dato alla fuga, ma non è andato molto lontano grazie al pronto intervento delle Forze dell’ordine, che l’hanno fermato e arrestato.

Rapina impropria in stazione a Rovato

E’ successo giovedì 17 marzo, nel pomeriggio (intorno alle 15.30), all’interno della stazione ferroviaria di via Lombardia. Un colpo attuato alla luce del sole, in pieno giorno, senza preoccuparsi del viavai di pendolari che quotidianamente transitano a Rovato. Il ladro, un 23enne di Pontoglio (è nato in Marocco ma ha la cittadinanza italiana), è stato inseguito dal giovane derubato e dall’amico: ne è scaturita una colluttazione (per questo il reato di furto si è trasformato in una rapina impropria) e solo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri della caserma di Rovato e della sezione Radiomobile di Chiari, che si trovavano in zona, il pontogliese è stato fermato e arrestato.
Dopo una notte in caserma, nella mattinata di venerdì si è svolta la direttissima e l’arresto è stato convalidato. Il 23enne ha alle spalle precedenti specifici.

Il derubato medicato in ospedale

Il borsello, contenente portafogli ed effetti personali, è stato recuperato e restituito al giovane derubato, che è riuscito così a prendere il treno per tornare a casa. Tuttavia, sia lui che l’amico hanno riportato delle lesioni (fortunatamente non gravi) durante la colluttazione con il ladro e dunque si sono presentati in Pronto soccorso per ricevere le cure necessarie. Praticamente illeso, invece, il 23enne che, accusato di rapina impropria (reato previsto dall’articolo 628 del Codice penale che sostanzialmente si configura quando la violenza o la minaccia sono successive all'impossessamento, proprio come avvenuto giovedì scorso a Rovato), sarà processato.

Continuano però i furti nei locali rovatesi

Le monete del fondo cassa e, in certi casi, prodotti alimentari e bibite sottratti dai frigoriferi. E’ questo il bottino della raffica di furti messi a segno nelle scorse settimane sul territorio rovatese. Nel mirino dei ladri, che agiscono di notte, sono finiti soprattutto i bar e le pizzerie. Tra i locali presi di mira ci sono stati il bar Antinoo (dove però i malviventi si sono dati alla fuga a mani vuote dopo che è scattato l’allarme), la pizzeria Positano e il Twist Cafè di via Spalenza. Ma i malviventi hanno visitato anche il Synlab, punto prelievi di via Spalenza, dove hanno racimolato un magro bottino. Tutti i furti sono stati denunciati e sulla vicenda indagano i carabinieri della stazione di Rovato. Non è ovviamente detto che, dietro a tutti i colpi, ci sia la stessa mano, anche se le modalità sono molto simili e alcuni sono stati messi a segno nella stessa notte. La scarsa consistenza del bottino, comunque, non rende tali episodi meno penosi per chi li subisce: da un lato, infatti, ci sono i danni provocati dalle incursioni, che devono essere riparati (a spese degli esercenti), dall’altro ci sono le ripercussioni emotive, il senso di violazione e di impotenza percepito dagli operatori presi di mira. Fa male, inoltre, che questi furti vadano ulteriormente a vessare un settore, quello dei bar e della ristorazione, che è stato già duramente penalizzato durante la pandemia e che ora si trova a fronteggiare i drammatici effetti del caro bollette e degli aumenti dei costi delle materie prime.
L’auspicio, dunque, è che i colpevoli siano identificati e fermati.

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