Raid di Alf al quagliodromo di Cologne: distrutto tutto l'arredo esterno
Sul fatto indagano i carabinieri: tantissimi i danni, ma ancora di più l'amarezza dei gestori
di Emma Crescenti
Tavoli rotti, vetri in frantumi e muri imbrattati con la «firma» degli animalisti di Alf, che nella notte tra lunedì e domenica hanno devastato il quagliodromo in località Rodenga al confine tra Cologne e Erbusco. L'episodio è stato denunciato ai carabinieri della Compagnia di Chiari, che ora indagano per rintracciare i responsabili, che ha lasciato grande amarezza unita a una conta dei danni per migliaia di euro.
Raid di Alf al quagliodromo di Cologne: distrutto tutto l'arredo esterno
«Un gesto senza senso, anche perché da anni la Rodenga è diventata più un luogo di ritrovo che una struttura per le attività venatorie in senso stretto», ha raccontato al ChiariWeek uno dei frequentatori del quagliodromo: una realtà che quest’anno ha spento 31 candeline, aperta nel 1993 da Aldo Pagani e Alessandro Sala come zona per l’addestramento dei cani da caccia. I vandali hanno colpito durante la notte, distruggendo l’arredo del cortile esterno: con una mazza hanno spaccato i tavoli in cemento, hanno rotto i vetri delle finestre, squarciato le tende con un coltello e rubato un decespugliatore custodito nel magazzino: «hanno pure tagliato gli stivali di gomma», ha continuato il colognese.
La notizia è poi arrivata al gestore, che ha avvisato le forze dell’ordine. Fortunatamente i vandali hanno risparmiato i locali interni (dove è presente un bar e un’area cucina), ma comunque il lavoro per tirare insieme i pezzi e riparare i danni non è poco.
La gallery
Gli altri episodi
Nella storia della Rodenga non mancano certo capitoli più bui degli altri. Negli anni Novanta, subito dopo l’apertura, il Quagliodromo era stato incendiato per ben due volte e non sono mancati anche i furti, «ma erano diversi anni che non capitava più nulla, era tutto tranquillo». Fino ad oggi, al raid animalista rivendicato dagli pseudo animalisti di Alf che nei mesi scorsi avevano colpito diverse strutture della provincia. Ad aprile i vandali avevano distrutto il quagliodromo di Urago d’Oglio alla vigilia del Memorial in ricordo di Santino Bertoli; un anno fa la «vittima» è stata invece la struttura di Capriolo.
Casi che avevano scosso anche la politica, intervenuta per denunciare gli episodi.