Rachele Vivenzi porta la maglia azzurra ai campionati in Algeria
Ha portato la maglia azzurra fuori dall’Italia e ha trionfato. La castenedolese Rachele Vivenzi ha conquistato la medaglia d’oro ai Campionati Mondiali Juniores di Bocce che si sono svolti a fine settembre ad Orano, in Algeria. Ottimi risultati e prestazioni degne di nota per le bocce azzurre grazie anche a Luca Domaneschi, alfiere della Canottieri Flora di Cremona, e la sedicenne marchigiana Ginevra Cannuli, che ha ottenuto il titolo iridato nella competizione a coppie mista con Domaneschi e femminile con Rachele. «Nonostante l’ansia e la tensione di fare parte di una competizione di questo livello abbiamo trovato la forza per dare il meglio di noi – ha raccontato Rachele, tesserata per la società «Caccialanza» di Milano, ricordando l’aria intrisa di aspettative e di adrenalina che precedono la sfida. – Con me c’è stata Ginevra, delle Marche, che avevo già sfidato in altre competizioni e che avevo battuto alle nazionali. E’ stato strano trovarsi invece alleate contro ragazzi di tutto il mondo».
Una finale ricca di emozioni
Alcuni imprevisti, come il ritardo di 4 ore sul volo, li hanno fatti arrivare sul campo un po’ frastornati dalla stanchezza ma, pur senza aver potuto provare i campi, come hanno fatto invece le altre nazionali, si sono buttati subito nella competizione con la consapevolezza delle proprie capacità. Primo incontro con il Perù, poi la volta dell’Argentina, semifinale contro la Turchia e poi di nuovo con il Perù, in una finale ricca di emozioni che ha visto le giovanissime aggiudicarsi il titolo con uno schiacciante 11:1.
«Giocare in coppia con un’altra atleta completa ha fatto sì che ci siamo divise i ruoli per la prima partita e poi abbiamo continuato con lo stesso schema, lei puntista e io bocciatrice. Ma sapevo che all’occorrenza saremmo state interscambiabili». Dalla comunità di Castenedolo c’è tanto orgoglio per questa giovane promessa del boccismo italiano che ha mosso i suoi primi passi proprio nel paese dei castagni, presso la bocciofila. «La prima volta che ho giocato a bocce avrò avuto 5 anni, al mare con i nonni e subito mi è venuta voglia di continuare a giocare, quindi ho chiesto a mia mamma di potarmi in una bocciofila. Qui ho incontrato un signore che mi ha insegnato le prime tecniche e mi sono innamorata di questo sport e non ho più smesso. Quello che mi piace sono la teoria e la logica del gioco, richiede la massima concentrazione quindi ti coinvolge sotto tutti i punti di vista.».
Le prime vittorie
Le prime vittorie alle competizioni provinciali a 6 anni, confermate poi anche dalle soddisfazioni alle regionali e nel 2020, a soli 13 anni la vittoria al campionato italiano. Una grande passione che ha portato anche nella sua famiglia, non solo perché da alcuni anni anche il fratello si è appassionato a questo sport ma da circa 6 anni i genitori hanno rilevato la gestione del bocciodromo castenedolese. «Credo che l’esempio di Rachele possa essere di grande ispirazione per i giovani. – ha raccontato la mamma Annalisa Bravo – Una curiosità, da quando Rachele ha vinto i campionati mondiali già 3 bambini di circa 7 anni ci hanno chiesto di giocare a bocce e per noi non è che un’immensa soddisfazione».