«Raccogliete la popò del cane o vi multiamo»
Asola si dice finalmente pronta a installare telecamere per fermare la maleducazione di coloro che non puliscono gli escrementi che il proprio animale domestico fa quando passeggiano per le strade del centro. Una nuova moda che sta prendendo piede e che va fermata sul nascere.
Tra bar, negozi, abitazioni e svariate strutture pubbliche, i marciapiedi sono diventati, da un po’ di tempo a questa parte, oggetto di utilizzo da parte non più solo di uccelli, ma anche dei cani, che hanno scambiato le vie del centro per dei veri e propri bagni pubblici.
Sul cammino si possono trovare feci di ogni tipo e sia i residenti della zona che i passanti sono stanchi di dover far slalom tra di esse, schivarle, saltarle e cercare di pulire le suole delle scarpe. Se un rimedio rispetto a quanto fatto dai volatili è molto difficile da trovare, per quanto riguarda i nostri amici a quattro zampe la colpa è sicuramente da imputare ai padroni, che, non educando i propri cani in modo corretto, mancano di rispetto sia all’ambiente che alla popolazione.
«Sono già state acquistate e ora sono in possesso della Polizia locale delle piccole telecamere mobili che si attiveranno con il movimento e verranno installate in aree strategiche come via Libertà, via Mazzini e via Turbini - sottolinea a riguardo Giorgio Grandi, vicesindaco del comune dell’Alto Mantovano - sappiamo che vi è questo problema e speriamo così di poter sanzionare chi commette questi veri e propri atti di maleducazione. Secondo quanto monitorato fino ad oggi, pensiamo che questi soggetti passeggino con il proprio animale domestico al mattino presto o la sera tardi».
Una volta che queste telecamere verranno installate, chiunque venisse beccato a non rispettare l’obbligo di pulire gli escrementi sarà punito con una salata multa. L’educazione di un cane varia in base a quanto viene loro insegnato dai padroni e, da quanto si può notare in alcune zone del centro di Asola, vi è qualche cittadino che non rispetta l’ordinanza costituita il 3 marzo del 2009 dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali intitolata «Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani», che sottolinea «l’obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano di raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse».
In alcuni Comuni italiani è stato addirittura introdotto anche il test del Dna, che grazie al patrimonio genetico del cane e alla sua iscrizione all’Anagrafe Canina Nazionale farà risalire al padrone e di conseguenza sanzionarlo. La raccolta delle feci non è solo un dovere, un sintomo di civiltà e rispetto verso se stessi e il prossimo, è importante anche per salvaguardare la salute dell’uomo e degli altri cani. Palette igieniche in plastica o usa e getta, sacchetti igienici di tutti i tipi e guanti in lattice sono oggetti che al giorno d’oggi sono rintracciabili in qualsiasi supermercato, hanno un prezzo accessibile a tutti e il loro utilizzo, oltre che per un fattore di pulizia dell’ambiente, eviterebbe la diffusione di alcune malattie che, in caso contrario, potrebbero causare molti problemi.