Quelle lettere d’amore riconsegnate dal fiume
Fogli arrotolati, ingialliti ma pregni di ricordi e versi amorosi. Un vasetto che per anni ha contenuto una promessa d'amore di cui non si conosce la fine, ma solo la speranza di due amanti nell'avverarsi di un sogno. A trovarlo sulle rive del Fiume Chiese nel tratto che collega Bedizzole a Calcinato, è stato proprio un bedizzolese, amministratore della pagina facebook «Fiume Chiese».
«Le lettere sono cinque», Dino Bellandi «quattro di Cinzia e una di Ferrucio, più alcuni bigliettini. Le ho trovate in località Bagatta, poco più a valle del ponte per Calcinatello. La donna potrebbe essere originaria di Desenzano perchè una delle lettere inizia con Desenzano mentre in un'altra cita “Noi ci incontrammo una sera, per caso, e finimmo per camminare nelle viuzze del castello e poi vicino al lago mentre scendeva l'oscurità”. Per la prima volta il fiume non ha riconsegnato dal passato lattine e bottiglie sporche ma un tesoro prezioso, le parole d'amore di due fidanzati, forse divisi per motivi di lavoro o di salute.
Lei è Cinzia, lui Ferruccio. E il loro amore è stato ritrovato sigillato in alcuni vasetti che il Chiese ha riportato a riva. Il contenuto è così romantico che anche i poeti dello Stilnovo si sarebbero commossi, anche solo per la modalità di ritrovamento e per il salto nel passato, tutto gelosamente custodito da un vasetto di vetro.
Una lettera che torna indietro nel tempo. E che riporta lì, all’estate del 1982. E' con il più dolce degli epiteti che inizia la lettera datata 21 luglio 1982. «Caro amore, scrivendoti sto pensando a te, a noi, al nostro anno di felicità, di gioia di amore, ma anche di rabbia e sofferenza. E' tanto che siamo insieme, quante cose che abbiamo fatto, quante volte abbiamo litigato e quante volte ci siamo perdonati e baciati, questi baci sempre più importanti, quante promesse, quanti discorsi e quanto amore abbiamo diviso in due. Grazie Cinzia del tuo amore, dai primi giorni adolescente e ora grande e sicura, tutta per me. Sì, anche io voglio ringraziarti per essere entrata nella mia vita, nel mio cuore, che da tanto ti aspettava e farò di tutto per tenerti a me. Ormai mi sono abituato a te, al tuo modo di fare, ai tuoi vizi, ai tuoi scherzi, ai tuoi capricci, al tuo mondo e al tuo amore. Non potrei più fare a meno di tutto questo che da tempo ormai fa parte della mia vita. Ti ho dato dei momenti felici, ma ho sbagliato tante cose, ad esempio i giorni in cui ti facevo arrabbiare senza rendermi conto di quanto soffrivi. Ora qui in questo lungo periodo, ho riflettuto a tutti i grossi sbagli che ho fatto e ti chiedo perdono. Però ora penso di essere cambiato di essere migliorato e questo miglioramento è per merito tuo perchè mi sono accorto di amarti sempre di più, in ogni momento e ogni giorno anche lontano da te . Voglio prometterti che andando avanti, non ci saranno più litigi, ma più felicità. Noi abbiamo costruito il nostro grande e bello amore, con responsabilità e intensità ma sono sicuro che non stiamo sbagliando. Amore spero che i tuoi rimpianti per altre cose non siano gravi. Ti amo veramente Cinzia e sono felice di restare con te. Ciao, un grosso e lungo bacio». Una lettera d'amore e di rassicurazioni. Dalle ricostruzioni delle varie lettere rinvenute, il contenuto è riferito ad una precedente lettera di Cinzia, dove dall'ospedale, chiede a Ferruccio di starle vicino. «Sarà più dolce il tramonto se ci troverà assieme, sempre tu ed io, forse fino all'infinito. Con affetto dall'ospedale, Cinzia».
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