il caso

Quattro giovani finiscono in carcere, tre le rapine commesse

Nello specifico i quattro giovani avrebbero alternatamente partecipato, sempre in gruppo del quale facevano parte anche altri tre soggetti indagati in stato di libertà, alla commissione delle tre rapine commesse rispettivamente nei giorni 10,11  e 31 luglio 2024

Quattro giovani finiscono in carcere, tre le rapine commesse
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Quattro giovani finiscono in carcere, tre le rapine commesse.

In carcere, dietro le sbarre quattro giovani

Tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025 la Polizia di Stato ha dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia ed emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di quattro soggetti, indagati a diverso titolo per tre rapine commesse con l'uso di armi bianche ed altri oggetti per offendere.

Nello specifico i quattro giovani avrebbero alternatamente partecipato, sempre in gruppo del quale facevano parte anche altri tre soggetti indagati in stato di libertà, alla commissione delle tre rapine commesse rispettivamente nei giorni 10,11  e 31 luglio 2024. Nel corso della prima rapina gli autori avrebbero sottratto alla vittima minorenne, dopo averla accoltellata agli arti superiori ed al fianco, il cellulare, 35 euro ed altri oggetti presenti all'interno dello zaino.

Il giorno successivo gli indagati, sempre in gruppo, avrebbero poi aggredito due cittadini pakistani con l'uso di una bottiglia in vetro rotta e di un oggetto  contundente, sottraendo loro la somma di 45 euro, una collanina ed un braccialetto.

Da ultimo, il 31 luglio 2024, gli stessi avrebbero aggredito la vittima individuata con l’uso di un coltello provocandole lesioni agli arti superiori e sottraendole la somma di 300 euro.

Si sono aperte le porte del carcere

I quattro indagati, tutti senza fissa dimora in questa Provincia, dopo essere stati individuati in questo ed in altri centri cittadini dai poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato Carmine, sono stati trasferiti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

"Il provvedimento eseguito è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori allo stato acquisiti, ragione per cui sussiste la presunzione di innocenza sino alla definitività del giudizio".

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