Pusher tenta la fuga: bloccato ed arrestato dalla Polizia di Stato.
Polizia di Stato: pusher tenta la fuga
Ieri sera (giovedì 31 luglio 2025) la Polizia di Stato ha effettuato le consuete attività operative di Prevenzione Generale e di Controllo del Territorio, volte a prevenire e contrastare i fenomeni criminali che generano particolare allarme nella collettività e che inevitabilmente incidono sul degrado urbano e sulla civile convivenza.
Nello specifico gli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Carmine”, coadiuvati dall’Unità Cinofila, in occasione di uno specifico servizio antidroga organizzato nei pressi della Stazione Ferroviaria decidevano di controllare alcuni Locali Pubblici oggetto di esposti e segnalazioni anche tramite l’App della Polizia di Stato “YOUPOL”.
Beccato un 20enne
Nel corso delle attività operative di controllo agli avventori un 20enne residente a Brescia, – con a proprio carico numerosi precedenti penali e/o di polizia per reati di varia natura e gravità – è stato fermato e controllato nei pressi di un Bar di Piazza della Repubblica. L’uomo, apparentemente collaborativo, ha consegnato agli Agenti il proprio documento identificativo, ma subito dopo, improvvisamente, si è dato alla fuga dirigendosi in Via Corsica, disattendendo le ripetute intimazioni all’ALT e mettendo in pericolo l’incolumità dei Poliziotti e degli utenti della strada, tenuto conto dell’elevato numero di veicoli che transitavano in quel momento.
Gli Agenti, pertanto, si sono messi immediatamente all’inseguimento del soggetto, riuscendo ad intercettarlo ed a bloccarlo, notando nel contempo che costui aveva gettato in strada un coltello a serramanico – strumento offensivo e pericoloso, la cui detenzione in un contesto urbano è vietata e rappresenta un elemento di concreto allarme e pericolo per la Sicurezza Pubblica – e e stava occultando una busta di cellophane nel tentativo di disfarsene. L’uomo, con un atteggiamento estremamente nervoso, ostruzionistico e aggressivo, è stato prontamente fermato, bloccato ed identificato.
Gli Agenti, quindi, hanno effettuato nei suoi confronti una perquisizione personale che ha dato esito positivo in quanto sono stati rinvenuti in suo possesso marijuana suddivisa in dosi confezionate e pronte per essere spacciate, pastiglie di anfetamina e una somma di denaro in contante suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento delle attività di spaccio. Il tutto veniva sottoposto a sequestro penale.
Al termine delle attività, l’uomo è stato pertanto condotto negli Uffici del Commissariato ove, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, è stato tratto in arresto per i reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto abusivo di armi.
Cosa ha previsto il Questore
In considerazione di quanto accaduto e dei precedenti emersi a suo carico, il Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori ha disposto pertanto nei suoi confronti – in conformità con quanto previsto dal Codice delle Leggi Antimafia – la Misura di Prevenzione Personale del Divieto di Accesso alle Aree Urbane (D.A.C.Ur) del centro Città ed in particolare in tutti i Bar, le Discoteche e gli Esercizi Pubblici assimilati al Comune di Brescia per un periodo di 2 anni. L’eventuale violazione prevede una pena da 1 a 3 anni di reclusione e la multa da 10.000 a 24.000 Euro.
Sono tuttora in corso indagini allo scopo di individuare i canali di rifornimento delle sostanze stupefacenti utilizzati dall’arrestato, nonché della rete di tossicodipendenti suoi “clienti”.
“Un altro trafficante individuato in Città ed arrestato, ed un altro quantitativo di droga pronta per lo spaccio, sequestrato. Ciò a testimonianza di come il consumo di stupefacenti nella nostra Provincia rappresenti un fenomeno tutt’altro che occasionale, una vera e propria piaga che deve essere combattuta a tutti i livelli – ha sottolineato il Questore Sartori –. Questo sforzo comune non può e non deve venir meno, e ciò non solo, come si è detto, per i devastanti effetti che gli stupefacenti producono sui consumatori, in particolare su quelli di giovanissima età, ma anche per il contesto in cui il traffico di droga trova terreno fertile per la sua diffusione, così come per l’indotto criminale che genera in termini di degrado, microcriminalità e conseguenze sull’ordine e la sicurezza pubblica”