Pulisce il paese, il Comune lo sgrida

Pulisce il paese, il Comune lo sgrida
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Nei giorni scorsi sulla nota pagina «Bedizzole su Facebook», è nata l’ennesima polemica. Protagonista della discussione questa volta è stata l’azione di un cittadino che, stanco come molti suoi compaesani di vedere i rifiuti abbandonati per il proprio paese, ha deciso di mobilitarsi 

Effettuata questa maxi azione di raccolta dei rifiuti, il bedizzolese ha deciso di portarli presso il Comune per poterli conferire nei container pubblici, asserendo di aver avuto il benestare del Primo Cittadino. Il gesto, lodato dal sindaco Giovanni Cottini, ha destato un’iniziale resistenza da parte dell’Ufficio Tecnico, che si è trovato nella spiacevole situazione di dover avvertire il cittadino di quanto questo genere di iniziativa fosse in realtà illegale. Secondo i codici con le norme per la gestione dei rifiuti, infatti, il trasporto di tali quantità di spazzatura deve essere accompagnato obbligatoriamente da un FIR, formulario di identificazione dei rifiuti. 

Ciò che ha scatenato il dibattito sul social network è stata la successiva scelta del, comunque virtuoso cittadino, di postare le foto di quanto raccolto segnalando l’opposizione da parte dell’Ufficio Tecnico di accettare in consegna i rifiuti.

Un post carico di sorpresa e frustrazione per quello che universalmente dovrebbe rappresentare un  bel gesto.

In tanti si sono schierati dalla sua parte criticando la scelta dell’Ufficio Tecnico di rifiutare la sporcizia raccolta. Altri invece hanno sostenuto la scelta dell’Amministrazione, spiegando quali leggi vietano questi tipi di passaggi e conferimenti.

Mentre il post su Facebook raccoglieva consensi, l’eccezionale situazione ha richiesto l’intervento del vicesindaco, nonché Assessore all’Ambiente, Flavio Piardi che successivamente ha spiegato al nostro settimanale che «in verità, tutta la sporcizia è stata raccolta e tutto il materiale portato da questo cittadino è stato poi smaltito dentro i container comunali, mentre ciò che non si poteva buttare all’interno di questi ultimi è stato trasferito presso l’Isola Ecologica. Facebook» ha continuato il vicesindaco «fa ancora una volta un’opera di non-verità. Nessuno ha detto a questa persona che non era un gesto ammirevole o che non ci saremmo occupati della sporcizia, semplicemente quando ci siamo trovati di fronte a due trattori carichi di materiale, la prima cosa che giustamente l’Ufficio Tecnico ha fatto, è stato quella di far notare a questa persona che per quanto bella la sua era un’azione illegale.

Questo genere di cose vanno precedentemente autorizzate.

Il servizio completo in edicola oggi, venerdì 20 gennaio 2017

 

 


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