Legambiente a Erbusco: "Il Bosco di Lorenzo non si tocca"

In tanti hanno manifestato la loro contrarietà a spostare il bosco realizzato in ricordo di Lorenzo Corioni, 23enne deceduto nel 2015.

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Intervista a Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente:

Protesta questo pomeriggio, 22 gennaio, a Erbusco per salvare il Bosco di Lorenzo. Il Comune ha chiesto ai Frattimi di spostare gli alberi per fare spazio a un'area industriale. Dopo gli esponenti del panorama locale, tra via Lamarmora e via De Gasperi è intervenuto anche il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.

La protesta e l'intervento di Legambiente

Cittadini, ambientalisti e Legambiente si sono presentati questo pomeriggio a Erbusco per protestare contro lo spostamento del bosco di Lorenzo, zona verde nata in ricordo del "Baffo" e che il Comune vorrebbe  trasferire altrove per lasciare spazio a un'area industriale. O meglio all'ampliamento dell'azienda, già vicina, che si occupa del trattamento dei rifiuti.

Presente anche la famiglia di Lorenzo Corioni, scomparso il tragico incidente nel 2015. Oltre al padre Mario Corioni, coordinatore del circolo locale di Legambiente, il fratello Giampietro, la sorella Mariuccia e la madre Sara, erano presenti anche alcuni membri dei Frattimi, numerosi amici e i residenti contrari allo spostamento.L'incontro ha visto protagonista il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani. A Erbusco per l'occasione anche Barbara Megetto presidente di Legambiente Lombardia e quello bresciano, Lucio Lorenzi.

Il Bosco di Lorenzo

Il Bosco di Lorenzo è nato a Ebrusco nel novembre del 2018. In ricordo di Lorenzo Corioni, che ha perso la vita in un'incidente stradale nel 2015 a soli 23 anni, è nato un progetto che ha preso piede in tutta la Lombardia. Migliaia sono gli alberi piantumati, ma quello di Erbusco è il luogo più simbolico. Da qualche tempo però per il bosco non c'è pace. L'associazione dei Frattimi ha ricevuto ordine dal Comune di spostare gli alberi e si è aperto un vero e proprio botta e risposta tra i ragazzi e il sindaco, Ilario Cavalleri. Gli accordi, presi a voce, appaiono ben diversi secondo le due storie. Ma cosa ne sarà adesso di questo spazio verde, area cuscinetto tra la zona residenziale e quella industriale di Zocco?

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