Prosegue la protesta dei leghisti alla Camera. Dara: "Restiamo a oltranza"
Siamo qui anche a nome dei sindaci e degli amministratori locali e vi resteremo finché il Governo non darà risposte chiare
Restiamo finchè non ci saranno risposte
"Restiamo a oltranza in Parlamento, il nostro luogo di lavoro, finché non ci saranno risposte per tutti i cittadini. Madri, padri, imprenditori, commercianti, lavoratori non sanno cosa fare, non hanno certezze, non sanno se possono riaprire i negozi, non sanno quando i figli torneranno a scuola. Per questo motivo on rallenteremo ne impediremo il regolare svolgimento dei lavori programmati: porteremo nelle Aule - dove resteremo anche quando la seduta è conclusa - la voce dei lavoratori, di chi soffre, dei disabili, di chi è più fragile” spiega Dara. I deputati - terminati i lavori in aula - restano dentro alla Camera, come hanno fatto mercoledì e come stanno facendo questa notte, e anche nella giornata del Primo Maggio, bloccandone di fatto la chiusura e facendola restare aperta ad oltranza.
Blocco anche il 1 maggio
"Siamo qui anche a nome dei sindaci e degli amministratori locali e vi resteremo finché il Governo non darà risposte chiare sul ripristino di tutte le libertà, nella piena tutela della salute e con indicazioni a livello nazionale. Servono certezze sulle regole sanitarie per poter ripartire in sicurezza; tempi certi per la cassa integrazione di chi non sta lavorando e soldi veri per autonomi e imprenditori". Dara, che si appresta all'occupazione del 1 Maggio, conclude: "Rimarremo in aula anche per ribadire l'importanza della certezza della pena e l'indignazione per la scarcerazione di mafiosi, ergastolani e assassini. E' ora che ci si assuma le proprie responsabilità, che sia coinvolto di nuovo il Parlamento nelle decisioni che riguardano la vita, i diritti e le libertà di ognuno di noi. E' ora che si torni a essere una democrazia compiuta".