Presunti abusi in Questura a Brescia, il ministro Piantedosi: "Perquisizioni svolte in piena regolarità"
"Se qualcuno si è sentito offeso, sono il primo ad esserne rammaricato e dispiaciuto"
Presunti abusi in Questura a Brescia, il ministro Piantedosi: "Perquisizioni svolte in piena regolarità".
L'intervento del Ministro dell'Interno Piantedosi
É intervenuto ieri sera (giovedì 16 gennaio 2025) nella trasmissione di Rete 4 Dritto e rovescio condotta da Paolo Del Debbio il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi esprimendosi anche sui fatti in questione:
"Ho chiesto una relazione che mi è stata fornita - ha spiegato - Premetto che, al di là di come è stata rappresentata e dall'impressione che può fare, si tratta di una pratica operativa che in determinate circostanze è consentita ed anche prescritta. Altro non è che una variante delle pratiche di perquisizione che, peraltro, vengono fatte da personale femminile sulle donne in una condizione di parità di genere"
"Se qualcuno si è sentito offeso, sono il primo ad esserne rammaricato e dispiaciuto".
Ha poi tenuto a precisare che:
"Il tutto si è svolto in un quadro di piena regolarità. Tutto parte dal fatto che se uno si presta all'operazione richiesta non fa sì che ci siano perquisizioni forzate. Non era comunque intenzione degli operatori ledere sensibilità"."
Ha poi spiegato che:
"Ho condiviso il con il capo della Polizia il pensiero secondo il quale dobbiamo sempre più rafforzare le indicazioni agli operatori che queste pratiche, che hanno una loro sensibilità, siano caratterizzate da un'adeguatezza agli scenari in cui si presentano".
Presunti abusi in Questura a Brescia: i fatti
Le proteste hanno preso il via lunedì 13 gennaio 2025 quando una cinquantina di persone legate ai gruppi “Extinction Rebellion” e “Palestina Libera” hanno bloccato l’ingresso della Leonardo s.p.a. a Brescia. “Leonardo distrugge popoli e terre” è lo slogan riportato su uno degli striscioni. L’azione nonviolenta degli attivisti ha avuto come obiettivo quello di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul legame tra crisi climatica e industria bellica, chiedendo la cessione dei rifornimenti militari a Israele, la riconversione della produzione della Leonardo e la fine del sostegno italiano al genocidio in corso in Palestina.
Sempre lunedì, dopo oltre sette ore di fermo in Questura, sono state rilasciate le 23 persone di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione che erano state fermate dopo la manifestazione alla Leonardo spa di Brescia. Nel video inviato alla stampa una giovane attivista di Extinction Rebellion racconta cosa sarebbe accaduto all'interno della Questura di Brescia in via Botticelli: "A noi donne hanno chiesto di spogliarci".A ciò ha fatto seguito poi la replica da parte della Questura che ha precisato di aver "Salvaguardato la riservatezza e la dignità delle persone".
Il presidio
Dopo tale denuncia è stato indetto per il pomeriggio di sabato 18 gennaio 2025 alle 15.30 un presidio di protesta davanti alla Questura di Brescia. L'appuntamento è stato organizzato dal centro autogestito Magazzino 47, dal collettivo Onda studentesca e dall'associazione Diritti per tutti.