Presidio di denuncia davanti alla Questura di Brescia dopo il caso della attiviste perquisite
Sabato 18 gennaio 2025 alle 15.30
Presidio di denuncia davanti alla Questura di Brescia dopo il caso della attiviste perquisite.
I fatti risalgono a lunedì 13 gennaio
Le proteste hanno preso il via lunedì 13 gennaio 2025 quando una cinquantina di persone legate ai gruppi “Extinction Rebellion” e “Palestina Libera” hanno bloccato l’ingresso della Leonardo s.p.a. a Brescia. “Leonardo distrugge popoli e terre” è lo slogan riportato su uno degli striscioni. L’azione nonviolenta degli attivisti ha avuto come obiettivo quello di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul legame tra crisi climatica e industria bellica, chiedendo la cessione dei rifornimenti militari a Israele, la riconversione della produzione della Leonardo e la fine del sostegno italiano al genocidio in corso in Palestina.
Sempre lunedì, dopo oltre sette ore di fermo in Questura, sono state rilasciate le 23 persone di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione che erano state fermate dopo la manifestazione alla Leonardo spa di Brescia. Nel video inviato alla stampa una giovane attivista di Extinction Rebellion racconta cosa sarebbe accaduto all'interno della Questura di Brescia in via Botticelli: "A noi donne hanno chiesto di spogliarci".A ciò ha fatto seguito poi la replica da parte della Questura che ha precisato di aver "Salvaguardato la riservatezza e la dignità delle persone".
Il presidio
Dopo tale denuncia è stato indetto per il pomeriggio di sabato 18 gennaio 2025 alle 15.30 un presidio di protesta davanti alla Questura di Brescia. L'appuntamento è stato organizzato dal centro autogestito Magazzino 47, dal colettivo Onda studentesca e dall'associazione Diritti per tutti.
Visualizza questo post su Instagram
"Ciò che è accaduto ieri (lunedì 13 gennaio 2025 ndr) ad alcun* attivist* di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione davanti all’azienda bellica Leonardo spa di Brescia, che manifestavano in maniera pacifica contro il genocidio del popolo palestinese, va condannato senza alcuna retorica e richiede una risposta determinata. Le denunce e gli abusi che hanno subito all’interno della questura fanno parte di un clima autoritario e securitario alimentato dal governo Meloni, anche attraverso la proposta del ddl 1236 (ex 1660) che intende spegnere ogni forma di conflitto sociale con la repressione e la violenza della polizia. Non possiamo tollerare che questi soprusi passino sotto silenzio anche a partire dalla nostra città, già protagonista lo scorso 28 dicembre di cariche sproporzionate su un presidio antifascista. Per questo, sabato 18 gennaio alle 15.30 ci ritroveremo sotto la Questura di via Sandro Botticelli per un presidio di denuncia contro gli abusi della polizia e in solidarietà a tutt* l* attivist* di XR. Insieme rispondiamo all’avanzata autoritaria del governo, fermiamo il ddl repressione".