Precipitato da un ponteggio: vive segregato in casa

Stefano Capra, 48 anni, è costretto a vivere nel salotto di casa dopo l'incidente sul lavoro.

Precipitato da un ponteggio: vive segregato in casa
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Precipitato da un ponteggio: vive segregato in casa a Travagliato. L'incidente era avvenuto lo scorso luglio e da allora Stefano Capra vive in condizioni sfavorevoli con la famiglia.

Precipitato da un ponteggio: vive segregato in casa

Dopo il grave infortunio sul lavoro avvenuto lo scorso 22 luglio, la vita di Stefano Capra è cambiata radicalmente, forse per sempre.
Oltre alle conseguenze fisiche e al trauma psicologico, l'uomo ha dovuto fare i conti con un altro spiacevole imprevisto.
Da tre mesi a questa parte, dopo 30 giorni di coma nel reparto Terapia intensiva degli Spedali Civili di Brescia, vive insieme alla moglie e alle figlie in un piccolo bilocale, tutt'altro che adatto alle esigenze di una famiglia composta da quattro persone, di cui due disabili.
Il 48enne, infatti, è costretto in carrozzina, ha perso totalmente l'udito dall'orecchio sinistro e non è autosufficiente. E la figlia maggiore, Daniela, appena maggiorenne, è affetta dalla sindrome di Down.

La situazione

La famiglia ha trovato questo alloggio in affitto grazie alla sensibilità di un'agente immobiliare del paese, ma gli spazi non sono adatti a permettere un adeguato svolgimento della riabilitazione e, allo stesso tempo, a condurre una quotidianità cosiddetta normale.
Le ragazze sono costrette a svolgere i compiti sul letto dell'unica camera e non è possibile stendere l'ingente mole di bucato in alcun modo."Abbiamo bisogno di un'altra casa - chiama all'appello la moglie Morena Perrone - Ci siamo subito mobilitati per una soluzione adeguata, ma ovunque ci viene negato l'affitto o l'acquisto di un immobile. Temono che avendo due disabili tra gli inquilini, ci saranno problemi con i pagamenti oppure non cambieremo mai casa. Assicuro che non sarà così: vogliamo solo vivere dignitosamente. Abbiamo disponibilità e siamo in grado di pagare quello che si deve".

L'appello

La famiglia si appella alla coscienza e alla disponibilità di tutti i travagliatesi, e non solo, affinché venga trovata una soluzione abitativa "su misura".
"Cerchiamo un appartamento a piano terra, che abbia almeno tre camere e un bagno accessibile anche con carrozzina - ha aggiunto Perrone - Se possibile, a Travagliato, perché le ragazze sono ben inserite e siamo vicini ai parenti. Altrimenti, andrà bene qualsiasi altro paese vicino".
Il numero per mettersi direttamente in contatto con la famiglia e poterli aiutare è: 3920954370.

L'impegno dell'amministrazione

L'amministrazione comunale di Travagliato si è mobilitata da subito, affinché la richiesta della famiglia Capra ricevesse le giuste attenzioni.
"Mi sono impegnato personalmente, fissando appuntamenti con agenzie immobiliari - ha rivelato Christian Bertozzi, assessore ai Servizi sociali, Politiche giovanili, Rapporti con ASL e delegato Piano di Zona socio sanitario, Case Comunali, E.R.P. - L'impressione è stata di trovarsi di fronte a un comportamento discriminatorio da parte degli agenti e dei proprietari degli immobili. Non appena spiegata la situazione della famiglia, è impossibile fissare un sopralluogo".

 

 

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