La Grande Guerra e Brescia, cento anni dopo
Tre incontri per approfondire ed analizzare la grande guerra attraverso i temi del fronte, della società civile e del rapporto tra intellettuali e guerra.
A conclusione del centenario della Grande Guerra, l'Ateneo di Brescia e l'Associazione Artisti Bresciani propongono tre pomeriggi di studio sul tema.
La proposta
Il centenario della Grande Guerra ha offerto l'occasione di ricordare un evento che ha avuto un'incidenza profonda nella storia mondiale, ma anche in quella locale bresciana. La provincia di Brescia, infatti, fu direttamente coinvolta nel conflitto, anche in quanto territorio di confine con l'Austria. Per chiudere questi quattro anni di iniziative, il Comitato provinciale di coordinamento per le iniziative commemorative del centenario della Grande Guerra, ha organizzato tre pomeriggi di studio, dedicati a tre aspetti importanti di questo periodo storico. "Brescia e la Grande Guerra" questo il titolo dell'iniziativa, durante la quale docenti, esperti e studiosi presenteranno le loro relazioni su alcuni aspetti particolarmente significativi, alcune delle quali frutto di ricerche appositamente condotte per l'occasione. Gli atti degli incontri saranno inoltre raccolti in un volume, in modo che possano rimanere come traccia scritta per i futuri studiosi.
Le tematiche
Ciascuno dei tre incontri analizzerà un diverso aspetto della vita durante la guerra, la prima dal titolo "Sodati e azioni militari nel bresciano" tratterà il tema della guerra di frontiera, sul territorio delle montagne bresciane, ed analizzerà quindi il ruolo della città come terra di fornte. Il secondo incontro "La società civile durante il conflitto" analizzerà i fenomeni che durante la guerra hanno influenzato il territorio bresciano. Come lo sviluppo industriale, che ha portato all'inizio dell'emancipazione femminile attraverso il lavoro. "Gli intellettuali e la guerra" sarà infine il titolo del terzo ed ultimo incontro, in cui si approfondiranno i temi della ricerca dei segni che la guerra ha lasciato negli intellettuali, ma soprattutto del modo scelto dalla società per auto rappresentarsi dopo la guerra. I tre incontri avranno luogo in tre sedi differenti, in ordine, Sala Giudici di Palazzo Loggia, la sede dell'Ateneo di Brescia e infine la sede di Aab. "Abbiamo fatto questa scelta - ha spiegato Massimo Tedeschi, presidente di Aab - per sottolineare la coralità del coinvolgimento dei tre diversi enti coinvolti in questo progetto.