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Pochi iscritti: a settembre la scuola di Duomo perderà la classe prima

Numeri molto bassi anche a Lodetto. Tanta la preoccupazione delle famiglie, ma anche gli sforzi del Comune: "Sulla scuola saranno fatti degli investimenti"

Pochi iscritti: a settembre la scuola di Duomo perderà la classe prima
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Il calo demografico non è una novità. Se ne parla ormai da anni anche se, finora a Rovato, seppur con numeri a volte risicati, la sopravvivenza degli istituti scolastici non era mai stata in alcun modo messa in discussione. Anzi, l’attuale Amministrazione comunale ha sempre ribadito il suo impegno nel preservare i plessi delle frazioni, investendo parecchie risorse nell’efficientamento energetico e nella riqualificazione degli edifici. Il crollo delle nascite nel 2017 e la conseguente vertiginosa diminuzione delle iscrizioni alla prima della primaria per il 2023/2024 ha però messo amministratori, dirigenza e famiglie con le spalle al muro. E nonostante gli sforzi sembra davvero ormai impossibile che a Duomo si possa garantire la partenza di una classe.

Pochi iscritti: a settembre la scuola di Duomo perderà la classe prima

Prima di tutto bisogna fare una premessa: se è vero che il trend demografico in discesa del 2017 era risaputo, va anche detto che l’andamento delle iscrizioni ha sempre un margine di imprevedibilità, perché non si può mai sapere quale sarà la scuola scelta dalla famiglia. Non sempre, ad esempio, la decisione cade sul plesso più vicino alla propria residenza. L’offerta scolastica a Rovato, poi, è piuttosto variegata e oltre al comprensivo Don Milani (che comprende quattro poli per la primaria, ossia Ai Caduti nel centro, Alghisi a Sant’Andrea, Lodetto e Duomo, oltre alla materna statale e alla secondaria di primo grado) c’è anche la proposta offerta da una paritaria, l’istituto canossiano «Annunciata Cosi».

Insomma, non si poteva sapere con precisione dove le famiglie avrebbero iscritto i propri figli e se è vero che alcune scuole sono storicamente più a rischio di altre, i numeri effettivamente raccolti sono stati ancora al di sotto delle aspettative per due dei plessi rovatesi ubicati nelle frazioni. In particolare, mentre nessun particolare problema si è registrato alla primaria Ai Caduti (dove anzi per la sezione differenziata Montessori le iscrizioni sono state addirittura superiori rispetto ai posti disponibili) e alla primaria Alghisi c’erano 16 bambini iscritti, a Lodetto i bimbi erano soltanto 8 e a Duomo ancora meno, 6. Numeri piccolissimi, se si pensa che i parametri fissati dall’ufficio scolastico provinciale per la formazione di una classe sono di 26 o addirittura 27 alunni. Di fronte a questi dati, lo sforzo della dirigenza scolastica è andato nella direzione di garantire la formazione di almeno una delle due classi. E a spuntarla dovrebbe essere (ma ancora la certezza non c’è, perché si attende il responso dell’ufficio scolastico provinciale) la frazione Lodetto.

Le parole della dirigente scolastica

La dirigente scolastica Caterina Archetti non ha nascosto la sua preoccupazione. «Io spero davvero sia possibile garantire almeno due classi prime nelle frazioni e confido nell’intervento del Comune - ha sottolineato - Ogni plesso ha le sue peculiarità e io sono convintissima che le scuole siano importanti punti di riferimento per le rispettive comunità. Il mio impegno è sempre andato nella direzione di valorizzare tutti i plessi e devo dire che il Comune ci ha sempre supportato, attuando interventi migliorativi. La scuola di Duomo, poi, può contare su un bell’edificio, con degli spazi verdi e degli insegnanti molto preparati. L’offerta formativa sarà mantenuta e potenziata».

In particolare il Don Milani è risultato assegnatario di fondi per un progetto legato alla digitalizzazione e si punta a portarlo avanti proprio alla primaria di Duomo, per potenziarne la componente informatica. Insomma, l’auspicio della dirigente è che il prossimo anno, forte anche di un numero di bambini più cospicuo, la scuola di Duomo (così come tutte quelle delle frazioni) possa attrarre abbastanza iscritti per formare una classe.

La frustrazione delle famiglie

E’ chiaro però che per i genitori di Duomo che adesso si trovano a dover optare per un’altra scuola più lontana, con tutti i disagi che lo spostamento comporta, la situazione è davvero difficile da accettare. Ci sono mamme che hanno un altro figlio che già frequenta la primaria di Duomo e si troveranno ad avere i bimbi iscritti in due istituti diversi. Dal loro punto di vista, il caso si poteva gestire con maggiore trasparenza. «A dicembre è stato fatto un incontro pubblico per presentare l’offerta didattica e l’ipotesi che una prima in una delle scuole delle frazioni non potesse partire non è stata nemmeno prospettata - hanno lamentato - Quando si è presentato il problema, avremmo voluto avere un dialogo, confrontarci con le altre famiglie. Noi non diciamo che bisognava salvare Duomo a scapito di Lodetto, ma che la cosa andava affrontata insieme».

Un confronto che invece è mancato, facendo sentire i genitori impotenti, in balia di scelte calate dall’alto, senza alcuna possibilità di interferire sugli sviluppi del caso. «Tutte facciamo ogni giorno dei sacrifici per gestire i bambini e conciliare il lavoro con gli orari della scuola - hanno proseguito - Secondo noi si sarebbe potuto fare qualcosa in più per far partire la prima in tutte e tre le frazioni». Le mamme hanno però riconosciuto lo sforzo sostenuto dal Comune, che si è reso disponibile ad alleviare i loro disagi fornendo, ad esempio, il servizio di trasporto: «Ringraziamo l’Amministrazione e in particolare l’assessore all’Istruzione per averci ascoltate e ricevute. Anche se fin da subito non ci sono state date false speranze, ci siamo sentite considerate»

L’assessore attende la convocazione dell’ufficio scolastico provinciale

Valentina Bergo, assessore all’Istruzione, ha confermato l’impegno profuso dall’Amministrazione sia per salvaguardare tutte le scuole, sia per sostenere le famiglie più penalizzate dalla situazione che si è venuta a creare. «La scuola è autonoma e indipendente, ma come Comune ci siamo da subito attivati perché crediamo molto nel mantenimento dei plessi delle frazioni - ha precisato - So che la dirigente ha mandato i dati definitivi e io sono in attesa di essere ricevuta dall’ufficio scolastico provinciale per fare un ultimo tentativo. Abbiamo comunque già messo a disposizione delle famiglie costrette a spostare i figli in un’altra scuola il servizio trasporto, l’anticipo e anche un sostegno per la mensa, di cui dovranno forzatamente usufruire». L’assessore resta però speranzosa per il futuro. «Nell’andamento delle iscrizioni c’è sempre una certa fluidità e comunque le annate successive al 2017 sono migliori dal punto di vista demografico. Invito comunque le famiglie residenti, per il prossimo anno, a inserire Duomo come prima scelta, per preservare questa scuola in cui saranno fatti degli investimenti in attività sperimentali sul fronte della digitalizzazione», ha concluso.

Il verdetto definitivo arriverà dopo l’incontro tra Comune e ufficio scolastico provinciale: e se davvero la prima a Duomo quest’anno non si farà, l’auspicio è che resti un caso isolato. Sull’argomento ha voluto intervenire anche l’ex vicesindaco Pierluigi Toscani, per esortare la dirigenza «a non dimenticare territori ben radicati, con le loro esigenze».

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