Picco influenzale, come disinfettare la casa
Meno del 10% dei bresciani è a letto con la febbre. Ma se tutti, o quasi, sanno già come difendersi dal virus, che siano farmaci o rimedi naturali, pochi sanno che è fondamentale igienizzare la casa dopo influenza e raffreddore.
Prima ancora che pensare alla disinfezione è importante che chi si è ammalato faccia sparire tutti gli oggetti "contaminati", fazzoletti, sciarpe, coperte o salviette. Siamo nel pieno del picco influenzale che durerà tra le 6 e le 8 settimane. Per difendersi dall’attacco dei virus è importante prevenire la diffusione della malattia a partire dalla stessa abitazione, disinfettandola con i prodotti in commercio affinchè tutti i batteria siano eliminati. L’influenza ha avuto il suo picco proprio durante le feste natalizie costellate da visite frequenti di parenti e amici.
Affinchè quindi la casa non si trasformi in un covo di germi e batteri ancora in circolazione tra le mura domestiche trasformandosi in un potenziale agente infettivo per chi ci vive, è necessario il prima possibile mettere in atto una sorta di disinfezione, anche casalinga che aiuti a ripulire i diversi locali dal rischio di contagio.
A partire dagli apparecchi elettronici, smarthphone, Tv, e altri oggetti utilizzati quotidianamente che vanno disinfettati anche solo con acqua e alcol.
Biancheria, asciugamani e vestiti possono trasportare batteri infettivi per settimane e perpetuare il ciclo della malattia in casa vostra. Per una pulizia accurata, immergete i capi sporchi nella candeggina o in un disinfettante prima di metterli in lavatrice. Poi lavateli con detersivo e acqua più calda possibile.
I batteri prosperano nei bagni caldi, soprattutto in tappetini e salviette che vanno assolutamente sostituite appena terminato l'attaco influenzale. I punti di contatto sono le aree della vostra casa che la vostra famiglia usa e tocca di più, maniglie, interruttori, ringhiere,sciacquone del bagno, rubinetti, frigoriferi. Anche qui è sufficiente utilizzare un tampone imbevuto di alcol o candeggina. Come raccomandava la nonna, le finestre vanno spesso aperte per cambiare l'aria, soprattutto se è infetta.