Perquisite le abitazioni di sette minorenni accusati di atti persecutori
Il tutto nei confronti di due ragazzi di 13 anni.
L'operazione da parte dei Carabinieri di Manerbio.
Atti persecutori
A conclusione di una serrata attività di indagine i Carabinieri della Stazione di Manerbio hanno dato esecuzione alle perquisizioni presso le abitazioni di sette ragazzi tutti residenti nella bassa bresciana ritenuti presunti responsabili di atti persecutori nei confronti di due ragazzi minorenni di 13 anni avvenuti negli ultimi due mesi.
Le indagini
L’attività di indagine ha avuto inizio nei primi giorni dell’anno grazie a quel circuito di protezione contro gli atti di bullismo ovvero quella sinergia informativa tra scuola, oratorio, comune, famiglie e forze di polizia, dove si era concretizzata l’assoluta necessità di monitorare un gruppo di 7 ragazzi tutti minorenni tra i 13 ed i 16 anni che prendevano di mira ragazzi più piccoli fuori dalle scuole medie o nei pressi dell’oratorio. Nei vari episodi di minacce, insulti ed atteggiamenti disdicevoli contro varie vittime, due in particolare sono risultati particolarmente gravi nei confronti di due ragazzi di 13 anni, ai quali dietro la minaccia di un taglierino sono state sottratte alcune monete.
Sotto sequestro
Le perquisizioni hanno consentito di sequestrare, oltre ai loro cellulari, un tagliacarte affilato ed un coltello di cm25, un martello in legno oggetti tutti occultati nelle camere dei ragazzi o all’interno degli zaini di scuola, infine alcune dosi di sostanza stupefacente tipo hashish e cocaina unitamente a bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.