"Una persona buona con energia e vitalità da vendere"

I parenti ricordano così Giuseppe Armanetti.

"Una persona buona con energia e vitalità da vendere"
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I parenti ricordano Giuseppe Armanetti come una persona buona e piena di vita.

Il ricordo dei parenti

Per tutti era "Il nonno della legna". Era la sua passione andare a trovarla e scovarla con la sua bicicletta.
Anche venerdì aveva percorso lo stesso tragitto verso Manerbio, la sua meta preferita.
Tutte le mattine faceva quella strada: non c’era nebbia, neve, ghiaccio o pioggia che teneva. E quella strada la percorreva più volte al giorno. Giuseppe Armanetti infatti aveva 82 anni solo sulla carta d’identità. A dire il vero se ne sentiva, e ne dimostrava, molti di meno. Aveva una vitalità, un’energia e una forza incredibile. E solo una tragedia del genere poteva spezzarlo. "Era incredibile - ricordano i nipoti- Trasmetteva a tutti un’energia e una vitalità da non credere. Era una persona molto buona e anche una figura storica. In pochi lo conoscevano direttamente ma tutti sapevano chi era».
Una persona anche un pò schiva e dall’animo solitario, che aveva però un grande cuore. "Lui è sempre stato single e per molto tempo ha vissuto con uno dei suoi fratelli. Nel 2006 era rimasto solo nella sua abitazione. Fino a quel momento non aveva avuto animali però da quel momento decise di prenderne uno. Uno cane, che chiamò <<Pepe>>. Ecco, lui per tanti anni è stato un suo fedele <<amico>>. Lo accompagnava sempre: il suo posto era nel cestino davanti".

Il "nonno della legna"

In molti si immaginavano una passione per la legna, invece la realtà era ben diversa. "Quando era andato in pensione dopo aver lavorato nella campagne e all’Italghisa, circa 30anni fa, si è dedicato alla bicicletta. Quella era la sua grande passione. Lui era molto amante dell’aria aperta e anche a casa curava sempre molto il suo orto ed era sempre pronto a regalare i frutti di esso. In bici, faceva delle passeggiate lunghissime, ma salendo con l’età non poteva più permettersi di andare lontano. Allora per tenersi attivo si è dedicato alla legna. Non si è mai capito per cosa la usasse, perché lui aveva solo un piccolo fuoco ma la legna che si procurava era in eccedenza. Quello di andare a trovare la legna era un modo per stare a contatto con la natura e con l’aria aperta. La tagliava con il seghetto a mano e poi a casa la spaccava ma senza usare macchine ma con asce o cunei e poi la regalava o la teneva in parte. Una persona molto buona che mancherà a tutti".

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