Parcheggio ASST Montichiari, le piogge lo trasformano in un lago di degrado
La situazione si trascina da tantissimo tempo e periodicamente gli utenti dell’ospedale si lamentano per le condizioni precarie in cui versa l’area.
Bastano un paio di giorni di pioggia perchè il parcheggio prospicente all’ex ASL di Montichiari, oggi denominata ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale), si trasformi in un'area inagibile, un vero e proprio lago con uno stato di degrado sempre più inaccettabile.
La situazione si trascina da tantissimo tempo e periodicamente gli utenti dell’ospedale si lamentano per le condizioni precarie in cui versa l’area.
Uno spazio senza regole e tutele
La zona, in realtà, non è un vero parcheggio ma piuttosto un sito concesso a chi si trova a doverne fruire. Uno spazio privo di righe di demarcazione di fermata o di una segnaletica precisa che indichi il senso di marcia, con uno sterrato ridotto all’osso e buche nelle quali i danni alle automobili risultano assicurati, soprattutto in caso di pioggia quando le voragini non sono visibili.
Eppure dopo tanti anni e tante lamentele nessuno mai si è mosso per risolvere in modo definitiva la situazione e nemmeno il susseguirsi di Amministrazioni Comunali diverse ha portato ad una risoluzione del problema.
La competenza della gestione
La difficoltà maggiore è in primis quella che porta a comprendere in modo chiaro di chi sia la competenza del parcheggio e a chi tocchi ripristinarne l’agibilità. L’Amministrazione Comunale di Montichiari ha sempre sostenuto di non poter agire in quanto l’area sarebbe di proprietà esclusiva dell’ospedale, questo però riferisce che la competenza dell’area è passata all’ASST del Garda che ne detiene oggi la gestione. Insomma in un passa mano intricato di competenze, il parcheggio è sempre rimasto in grave stato di incuria.
Il problema della sua manutenzione resta al momento aperto, in un limbo confuso di pertinenze dove nessuno si vuole prendere alcuna responsabilità ed è complesso comprendere chi debba farsi carico dei costi di manutenzione.
Qualche mese fa era stata avviata una piccola rimessa a norma che appare non essere stata per nulla risolutiva del problema e intanto a subire il disagio sono i poveri pazienti che devono recarsi nel nosocomio locale per curarsi o accudire i propri cari.