Papa Francesco sceglie un faverzanese come nuovo presidente dell'Apsa
Si tratta di don Giordano Piccinotti.
Papa Francesco ha scelto il faverzanese don Giordano Piccinotti come nuovo presidente dell'Apsa.
Don Piccinotti nuovo presidente dell'Apsa
Cambio della guardia all’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Papa Francesco il 2 ottobre ha incaricato don Giordano Piccinotti, originario di Faverzano e finora sotto-segretario della stessa Istituzione. Il Papa lo aveva già nominato sotto-segretario dell'Apsa il 6 gennaio scorso. Don Giordano sostituisce Nunzio Galatino, già segretario generale della Cei e da cinque anni a capo Apsa. Giordano è nato il 23 febbraio 1975 è figlio di Serafino e di Maria Benedetti. Dopo le superiori ha seguito la chiamata di Dio nei Salesiani. La notizia della decisone di Papa Francesco è stata appresa dai teleschermi del Tg1 Rai e ha colto di sorpresa sia i suoi famigliari che i suoi concittadini di Faverzano. Importante e articolato il percorso seguito da don Giordano per arrivare a capo dell’importante istituzione. Tra il 1997 e il 1998, ha svolto il noviziato a Pinerolo, emettendo i primi voti l’8 settembre 1998. Il 12 settembre 2004 ha emesso la Professione perpetua nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco e il 17 giugno 2006 ha ricevuto l’Ordinazione presbiterale. Ha conseguito la Licenza in Teologia Spirituale presso l’Università Pontificia Salesiana a Roma. È stato Economo delle case salesiane di Lugano, dal 2007 al 2011 e dal 2016 al 2017; e «San Carlo» di Milano, dal 2011 al 2015; e ha ricoperto il ruolo di Economo anche a livello ispettoriale, nel sessennio 2011-2017. È stato Direttore della «Fondazione Opera Don Bosco nel Mondo» a Lugano, Procuratore della «Fondazione Istituto Elvetico Opera Don Bosco a Lugano»; Direttore Esecutivo della «Fondazione Opera Don Bosco onlus» a Milano; Membro del Consiglio della «Stiftung Don Bosco in Der Welt» a Schaan, Liechtenstein; Tesoriere del Consiglio di Amministrazione della Ong «Volontariato Internazionale per lo Sviluppo». Ora il Papa l’ha posto alla guida di quella che è considerata, per alcune funzioni, la «banca centrale» del Vaticano.