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Palazzina Ufficiali in Castello: un nuovo spazio per le scuole

La Palazzina diventa così una tappa imprescindibile nel percorso educativo degli studenti bresciani

Palazzina Ufficiali in Castello: un nuovo spazio per le scuole
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Palazzina Ufficiali in Castello a Brescia: un nuovo spazio per le scuole.

Un nuovo spazio per le scuole a Palazzina Ufficiali

Risale al 2022 la sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra il comune e la provincia di Brescia per il recupero della Palazzina Ufficiali in Castello. Grazie alla realizzazione del Museo del Risorgimento il quale taglio del nastro risale al 2023, si è presentata l'opportunità di dar vita ad un progetto inclusivo che consentisse di ottenere nuovi spazi all’interno della Fortezza, nei quali offrire servizi ludico-didattici e formativo-scientifici da destinare, principalmente, agli Istituti scolastici delle scuole superiori di Brescia e provincia e alle famiglie. Grazie al protocollo d’intesa, tali servizi saranno erogati all’interno della Palazzina Ufficiali, posta in posizione strategica rispetto al Museo, ora che la stessa è stata oggetto di un intervento complessivo di recupero attraverso opere di manutenzione, restauro ed adeguamento funzionale. La gestione degli spazi e l’organizzazione dei servizi con le scuole sono state affidate a Fondazione Brescia Musei.

Gli interventi

L’intervento di recupero è stato progettato e realizzato da Brescia Infrastrutture. L’edificio è stato interessato da opere strutturali finalizzate all’adeguamento sismico del fabbricato, in particolare è stato applicato un sistema anti-sfondellamento all’intradosso del solaio, sono state realizzate murature in laterizio e un vespaio areato per contrastare l’effetto dell’umidità di risalita, principale causa di degrado delle murature perimetrali.

La nuova distribuzione degli ambienti ha così creato uno spazio polivalente per conferenze ed eventi didattici di 56 metri quadrati, un deposito, dei bagni pubblici e due bagni attrezzati per gli utenti diversamente abili. Il recupero funzionale del piano terra ha previsto la realizzazione ex novo di tutti gli impianti: riscaldamento, idraulici, elettrici e di illuminazione.

Il lavoro di restauro è proseguito sulle facciate esterne con la tinteggiatura ai silicati con colore uguale alle murature del “Piccolo Miglio”, il recupero dei portoncini esistenti con colorazione originale, il rifacimento dei serramenti esterni e il recupero delle inferiate esistenti.

Relativamente alla copertura, l’opera ha previsto una revisione generale del manto tramite la sostituzione delle onduline bitumate, il rinnovamento del manto di copertura in coppi con il recupero del 50% dei coppi esistenti in buono stato e il rifacimento delle lattonerie in rame.

Durante gli scavi interni, inoltre, sono state rinvenute strutture murarie pertinenti a contesti insediativi più antichi rispetto al complesso esistente. Sono emerse due strutture murarie in pietra poste trasversalmente al fabbricato in posizione distante tra loro, e una piccola cantinola con volto ceduto nella parte più centrale del fabbricato. A seguito dei sopralluoghi avvenuti in condivisione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Bergamo e Brescia e l’archeologo dell’appaltatore si è provveduto a ricoprire tutte le murature emerse con teli in geo tessuto e sabbia al fine allo scopo di proteggere le murature rinvenute.

L’importo complessivo dell’intervento previsto nel protocollo d’intesa è di circa 600.000 euro, cofinanziato in parti uguali dal Comune di Brescia e dalla Provincia. A oggi ne è stato speso circa il 78%, pari a 465mila euro. La restante parte sarà utilizzata per la progettazione della sistemazione del primo piano della Palazzina.

Spazio didattico

La Palazzina Ufficiali è stata dunque destinata a spazio didattico dotandola, grazie alle risorse attivate dall’area Cultura del Comune, di un corredo multimediale, utilizzabile sia per impiego frontale che come sala laboratoriale. Fondazione Brescia Musei ha progettato il decoro grafico degli interni della sala affinché gli studenti in visita possano conoscere in modo dettagliato la storia del “Falco d’Italia”, una delle più grandi fortezze del nostro Paese. La Palazzina diventa così una tappa imprescindibile nel percorso educativo degli studenti bresciani, in particolare grazie alla collaborazione attivata con la Provincia delle scuole secondarie di secondo grado, cittadine e della provincia stessa. È infatti stata costruita, in accordo con il Comune e la Provincia, una proposta didattica dal titolo “Un Castello da vivere”, destinata a concedere alle prime 200 classi che ogni anno si iscriveranno a un’attività laboratoriale o didattica in uno dei musei del castello o negli spazi all’aperto dello stesso - attività curate dall’area Servizi Educativi di Fondazione Brescia Musei - la gratuità per l’accesso e il sollevamento dai costi del biglietto di ingresso al museo. Esclusivamente con la copertura dei costi dell’attività didattica vera e propria - pari a 3,50 euro a studente - tutti gli studenti potranno compiere una delle decine di attività formative che consentiranno di spaziare tra Castello, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia e Museo delle Armi Luigi Marzoli.

La proposta è stata già calendarizzata a partire dall’anno scolastico 2024/2025 e fino a giugno 2028, in coerenza con l’attuale consigliatura comunale, orientata a uno sviluppo progressivo del Castello e interessata a che gli studenti delle scuole secondarie della provincia possano reiteratamente giovarsi del grande patrimonio materiale e immateriale conservato in Castello, come puntello decisivo nella formazione storico artistica e di cittadinanza.

Tutti i martedì e giovedì mattina le scuole della provincia di Brescia potranno quindi compiere la visita al Museo e la conseguente attività didattica nella sala recuperata oggi, approfondendo la storia di questo luogo così suggestivo e sempre più all’attenzione dell’opinione pubblica per il grande valore monumentale e storico ivi collezionato.

Inoltre, in accordo con la Provincia di Brescia, ogni sabato mattina dell’anno scolastico sulla base della prenotazione, le scuole potranno, senza ulteriori oneri, tenere lezione nella palazzina e affiancare a questa lezione una piacevole mattinata in libertà, anche senza il sostegno delle attività di educazione al patrimonio.

Il percorso didattico, costruito dal dott. Marco Merlo, oplologo della Fondazione e conservatore del Museo delle Armi e del Castello, e curato graficamente dell’architetto Maria Repossi, designer della Fondazione Brescia Musei, accompagna dalla tarda età del bronzo ai giorni nostri in una semplice timeline, grafica e testuale, particolarmente intuitiva e viralizzabile dai ragazzi attraverso la fotografia.

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