Brescia

Palazzina del Governatore, ex chiesa di Santo Stefano e ingresso al Castello: al via il risanamento conservativo

L’assessore ai Lavori pubblici del comune di Brescia Valter Muchetti ha portato in Giunta, poi approvato, il progetto di fattibilità tecnico-economica dell’intervento

Palazzina del Governatore, ex chiesa di Santo Stefano e ingresso al Castello: al via il risanamento conservativo
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Palazzina del Governatore, ex chiesa di Santo Stefano e ingresso al Castello: al via il risanamento conservativo.

Al via il risanamento conservativo

L’assessore ai Lavori pubblici del comune di Brescia Valter Muchetti ha portato in Giunta, poi approvato, il progetto di fattibilità tecnico-economica dell’intervento di completamento del risanamento conservativo delle coperture del complesso della Palazzina del Governatore, dell’ex chiesa di Santo Stefano Nuovo e dell’ingresso al Castello. Il progetto è stato curato dalla Unità di Progetto Completamento Pinacoteca riqualificazione Castello e patrimonio monumentale, in particolare dal Responsabile del Progetto Anna Begni con i collaboratori Daniela Bonfadini e Vittorio Bandera. L’unità si è avvalsa della società di ingegneria e architettura Beconsult Srl di Castenedolo per le elaborazioni progettuali anche di carattere strutturale.

Palazzina del Governatore, ex chiesa di Santo Stefano e ingresso al Castello

Collocato nell’ambito degli interventi di conservazione e risanamento conservativo del patrimonio storico del Castello, già autorizzato dalla Soprintendenza nel 2022, l’intervento rappresenta la seconda parte del programma di messa in sicurezza del complesso edilizio costituito dalla Palazzina del governatore, dall’ex chiesa di S. Stefano nuovo - le cui coperture sono già state rifatte nel 2022/2023 - e dall’androne di ingresso con i due corpi di fabbrica laterali, sui quali verranno eseguiti con questo progetto i lavori di risanamento delle coperture. L’opera prevede interventi sulla struttura del tetto, per la sostituzione di alcuni elementi particolarmente degradati, oltre a interventi locali sulle strutture murarie, finalizzati al ripristino delle caratteristiche meccaniche.

Il progetto

Il progetto di risanamento conservativo delle coperture prevede:

  • Rimozione completa del manto di copertura in coppi, con accurata cernita e pulizia degli elementi riutilizzabili (ipotesi max 40%) e smaltimento dei coppi rotti;
  • Rimozione e smaltimento delle onduline fibrobituminose sottocoppo;
  • Rimozione di tutte le lattonerie (canali di gronda, scossaline, pluviali) con accurata selezione degli elementi riutilizzabili;
  • Rimozione delle parti lignee marcescenti localizzate non più recuperabili e relativa sostituzione;
  • Risanamento dell’orditura lignea principale e secondaria mediante trattamento fungicida e antiparassitario;
  • Realizzazione di interventi locali finalizzati a migliorare il comportamento sismico della struttura;
  • Posa di una membrana impermeabile e di un manto di copertura in coppi, con recupero dei vecchi e fornitura di nuovi mancanti, così da ottenere una superficie a vista con i coppi vecchi;
  • Ripristino della lattoneria con riutilizzo dei manufatti esistenti recuperabili e sostituzione delle parti ammalorate.
  • Il progetto prevede la salvaguardia degli elementi storici esistenti emergenti dalle falde, quali il campanile, il comignolo e l’abbaino.

Nel dettaglio

In particolare, per il campanile si realizzeranno alcuni interventi di rinforzo sulla muratura con la ristilatura armata dei giunti di malta, l’inserimento di tiranti metallici sulle aperture dell’arco e la posa di telai metallici all’interno delle aperture. In fase esecutiva, inoltre, verrà valutata l’eventuale necessità di interventi di consolidamento sull’intonaco del campanile riportante la datazione 1750, che sarà in ogni caso mantenuto. I lavori richiederanno necessariamente l’installazione di ponteggi per accedere alle coperture, ma verranno contenute il più possibile le interferenze con la funzionalità e il normale esercizio dell’immobile e dell’intero complesso del Castello, garantendo comunque sia l’accesso pedonale sia quello carraio attraverso l’androne. Nel prossimo periodo verrà elaborato il livello progettuale esecutivo, sul quale verrà impostata la gara di appalto, in modo da iniziare i lavori entro il 2025, dopo la conclusione degli eventi estivi. L’importo complessivo dell’opera è pari a 400mila euro, parzialmente finanziata con mutuo.

“Prosegue l’opera di recupero e risanamento di tutti gli edifici che compongono la vasta area del Castello, meta sempre più apprezzata dai bresciani e dai tanti turisti che anche in questi giorni affollano la nostra città” ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Muchetti. “Il Falcone d’Italia sta tornando al suo antico splendore, sempre più fruibile e accessibile, sempre più una parte di patrimonio della città che sta ritrovando la giusta valorizzazione”.

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