Fonteno

Ottavia Piana è libera dopo 80 ore in grotta

Le immagini del complicatissimo recupero della speleologa di Adro

Ottavia Piana è libera dopo 80 ore in grotta
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Come annunciato nella tarda serata di ieri, la speleologa Ottavia Piana è libera. Dopo 80 ore circa di prigionia nell'abisso Bueno Fonteno, attorno alle 22 di ieri le operazioni di recupero della donna, ferita in varie parti del corpo, hanno visto un'accelerazione.  L'ultima parte del complicato percorso di uscita è stato percorso più velocemente del previsto, grazie ai tratti disostruiti in precedenza e per la richiesta dei sanitari di evitare soste prolungate. Lo stesso tratto, lo scorso anno durante l'intervento, era stato percorso in circa 12 ore. Ottavia, immobilizzata su una barella, ha rivisto le stelle attorno alle 3 di stamattina, finalmente libera.

Le parole di Attilio Fontana

Non è mancata la reazione da parte del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana che ha commentato con entusiasmo la bella notizia:

“La notizia che attendevamo. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che, a vario titolo e con competenze eccezionali, hanno contribuito a portare in salvo Ottavia. A lei - aggiunge il governatore - auguriamo una pronta guarigione, sicuri che si riprenderà in pieno per affrontare il futuro con l’energia e il coraggio che l’hanno fin qui contraddistinta”.

Intrappolata in grotta da sabato e ferita

Ottanta speleologi erano al lavoro da sabato pomeriggio per il salvataggio e il recupero di Ottavia Piana, la speleologa 32enne di Adro che da sabato era intrappolata nell'abisso di Bueno Fonteno. Ieri pomeriggio, martedì 17 dicembre,  in Prefettura a Bergamo si è tenuto un vertice tra i vari enti impegnati nei soccorsi, per “fare il punto sullo stato delle attività di recupero che presentano numerosi aspetti critici”.

Cariche esplosive per allargare i cunicoli di Bueno Fonteno

In particolare, oltre alle condizioni di salute di Ottavia Piana, che presenta diversi traumi, c'erano ancora dei passaggi di uscita dalla grotta che dovevano essere resi più ampi mediante piccole demolizioni, per consentire il passaggio della barella. Per realizzarle si utilizzeranno anche cariche esplosive. Sono circa 80 i volontari speleologi soccorritori si stanno dando il cambio per il trasporto della barella e per le attività di disostruzione, con interventi e turni estremamente faticosi. Le condizioni di salute della donna non sono tuttavia particolarmente preoccupanti, stando a quanto emerso finora. Nelle scorse ore la barella ha raggiunto il tronco principale del profondo abisso che si snoda tra la Val Cavallina e la Valcamonica, mentre l'incidente era avvenuto in una galleria ancora inesplorata, che proprio Ottavia Piana aveva visitato per la prima volta. 

Un'immagine del complicatissimo recupero di Ottavia Piana, immobilizzata su una barella

Il ringraziamento del Prefetto Luca Rotondi è andato in particolare al Soccorso Alpino e ai Vigili del Fuoco, oltre che al sindaco e alla comunità di Fonteno “che in questi giorni sta collaborando ed accogliendo i soccorritori con la generosità e l’operosità proprie della Val Seriana”.

"L’auspicio di tutti è che la speleologa Ottavia Piana possa al più presto essere condotta in salvo per le cure necessarie. L’attività di recupero speleologico continuerà ad essere seguita dalla Prefettura e da tutte le componenti dei soccorsi, con l’attenzione che merita la salvaguardia della vita umana” è il commento del Prefetto.

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