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La storia
Ottantenne sorprende un ladro che cerca di entrare in casa... e lo picchia con la scopa
Paolo Dinice si è trovato a tu per tu con un malvivente ma è riuscito a farlo fuggire
Ottantenne sorprende un ladro che cerca di entrare in casa... e lo picchia con la scopa. E' accaduto a Melzo, in provincia di Milano. Protagonista il padrone di casa, un 80enne che non ha avuto paura di difendere la propria abitazione mettendo in fuga il malvivente. I vicini hanno chiamato il 112 e i Carabinieri sono riusciti ad acciuffare e arrestare il criminale.
Nonno coraggio
Il «nonno coraggio» è Paolo Dinice, 80 anni, residente in un condominio di via Verdi, a pochi passi dal centro, che non ha esitato ad agire per sventare l’incursione da parte di un ladro avvenuta nella sua abitazione, mercoledì sera.
Stava guardando la televisione insieme a sua moglie, ed erano circa le 22, quando ha sentito un rumore provenire dalla cameretta dell’appartamento. E ha deciso di andare a vedere.
«Ho subito altre incursioni da parte di ladri, ma questa è stata diversa. Io e mia moglie stavamo guardando la televisione, quando improvvisamente abbiamo sentito un rumore strano, come un tintinnio, provenire dalla finestra in cameretta. Mi sono alzato, sono andato a controllare, e ho visto una figura armeggiare alla finestra per poi romperla. Era alto circa 1.60, vestito di scuro, con un berretto nero, mi sembrava molto giovane».
La vicenda
Il ragazzo aveva approfittato della presenza delle impalcature montate attorno al palazzo, soggetto a lavori di rifacimento del cappotto esterno, per arrivare sul balcone di Dinice, al primo piano. Invece che scappare, alla vista del proprietario di casa, ha deciso di tentare di entrare nell’abitazione. A tutti i costi.
«Nonostante abbia visto sia me che mia moglie ha provato a entrare con insistenza. Ho chiesto a mia moglie di passarmi qualcosa per allontanarlo, dato che avevamo aperto la finestra e lui era mezzo fuori e mezzo dentro: lei mi ha dato il manico della scopa che usiamo per le pulizie, così ho iniziato a colpirlo. Anche questa “operazione” non lo ha messo in fuga, anzi. Si è arrabbiato, ha preso dei vasi che avevo sul davanzale e ha iniziato a lanciarmeli addosso».
