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Orso bruno e lupo nel Bresciano: i risultati dell'attività di monitoraggio

Non è invece stata rilevata la presenza della lince e dello sciacallo dorato

Orso bruno e lupo nel Bresciano: i risultati dell'attività di monitoraggio
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Anche per il 2023 è stata attestata nel territorio della Provincia di Brescia la presenza dell'orso bruno e del lupo.

Orso bruno e lupo: gli avvistamenti

In particolare la specie Ursus arctos: 52 le segnalazioni pervenute durante il corso dell’anno, anche se non tutte sono state accertate (tramite ad esempio indici di presenza, avvistamenti, danni, ecc.). Le segnalazioni hanno interessato tutta la zona montana del territorio bresciano, dall’Alto Garda alla Valle Camonica. Suddividendo il territorio provinciale in tre macroaree, le segnalazioni possono essere così riassunte:

1. Alto Garda e sinistra orografica Val Sabbia (Lago d’Idro, zona a confine con la Val di Ledro) Alcune segnalazioni di indici di presenza (fatte e peli) dalla zona tra Tremosine e Gargnano.

2. Valle del Caffaro, destra orografica Val Sabbia Valle, Val Trompia e Bassa Valle Camonica: Alcuni avvistamenti diretti, alcune riprese con fototrappole ed alcuni indici di presenza (orme e fatte). Così come già successo lo scorso anno, si è avuto un probabile avvistamento di una femmina accompagnata da 2 cuccioli dell’anno in Valle del Caffaro e 3 avvistamenti di uguale natura si sono avuti anche sul confinante territorio del comune di Storo (TN). Alle segnalazioni non sono però ad oggi giunte conferme certe (foto, reperti genetici, ecc.) N°2 eventi di danno ad animali da reddito (1 caprino ed 1 asino). Identificazione genetica di 2 esemplari: M82 e M74. Le localizzazioni degli avvistamenti e la loro distribuzione fanno comunque supporre che l’esemplare foto trappolato ed avvistato in zona Guglielmo (Alta Valtrompia-Bassa Valle Camonica) sia diverso dall’esemplare più volte foto trappolato ed avvistato nella zona sulla destra orografica della Valle di Riccomassimo ai confini con Storo.

3. Media e Alta Valle Camonica Alcuni avvistamenti diretti, alcuni indici di presenza (orme e fatte) ed alcune riprese con fototrappole. N°2 eventi di danno ad animali da reddito (10 ovini) Identificazione di 1 esemplare: M38. Le localizzazioni degli avvistamenti e la loro distribuzione fanno supporre che l’esemplare foto trappolato ed avvistato in Alta Valle Camonica (da Incudine e Ponte di Legno) sia diverso dall’esemplare foto trappolato ed autore dei due danni in zona Cimbergo in località Volano. Orso foto trappolato in zona Volano.

Gli esemplari identificati

Le analisi genetiche effettuate sui campioni raccolti, grazie al contributo della Provincia Autonoma di Trento da parte dei Laboratori della Fondazione E. Mach, hanno permesso di identificare geneticamente 3 esemplari: M38, M82 e M38. M38 (maschio di 8 anni) Maschio adulto di 8 anni, rilevato nel comune di Ponte di Legno, su materiale raccolto presso un sito di alimentazione (consumo carcassa di cervo). L’esemplare era già stato rilevato in territorio bresciano nell’anno 2020 sempre nella zona dell’Alta Valle Camonica. Campioni genetici dell’esemplare sono stati inoltre raccolti durante l’anno in Provincia di Trento nella zona della Val di Sole. M74 (maschio di 4 anni) Maschio sub adulto di 4 anni, rilevato nella zona che va dalla destra della Valle Caffaro (Bagolino) alle Pertiche (Pertica Bassa-Vestone): si presume sia presente dall’anno 2021, durante il quale si era fatto notare per una serie di danni agli appostamenti fissi di caccia ed era stato coinvolto in una collisione con autoveicolo. Negli ultimi 2 anni ha mantenuto un comportamento molto schivo (i danni agli AF si sono ridotti a solo 2 nel 2022), mentre nel 2023 il suo DNA è stato rilevato una sola volta su una predazione ad un asino in comune di Bagolino. Si ritiene che l’esemplare effettui il riposo invernale sempre nella stessa area.

M82 (maschio di 2 anni) Maschio giovane di 2 anni, rilevato grazie a campioni organici (escrementi) raccolti in alta Valle Caffaro-Gaver (comuni di Breno e Bagolino). Negli anni precedenti è stato campionato una sola volta nel 2021 in provincia di Trento a Stenico. Monitoraggio sistematico 2023 In collaborazione con il Servizio Foreste e Fauna della Provincia di Trento è stato attivato in primavera/estate (dal 24 maggio al 19 luglio) e in estate/autunno (dal 6 settembre al 18 ottobre) il monitoraggio sistematico della specie. Sono stati allestiti n° 8 “recinti cattura pelo” di cui 5 gestiti direttamente dalla Polizia Provinciale e 3 gestiti da Ersaf Lombardia. Durante le varie sessioni di controllo non si è rilevato passaggio di esemplari, ciò è dettato anche dalla bassa densità di presenza di esemplari sul territorio. Presenza di femmine con cuccioli dell’anno Come già avvenuto lo scorso anno si è avuto un probabile avvistamento di una femmina accompagnata da 2 cuccioli dell’anno in Valle del Caffaro, 3 avvistamenti simili si sono avuti anche sul confinante territorio del comune di Storo (TN). Alle segnalazioni non sono però ad oggi giunte conferme certe (foto, reperti genetici ecc.) Le segnalazioni del 2023 confermano, comunque, un ampliamento dell’areale delle femmine verso la provincia di Brescia (come rilevato dalle osservazioni pubblicate sul sito istituzionale della PAT) sia verso la zona a Sud (Valle del Caffaro) sia vero la zona nord (Passo del Tonale).

Durante il 2023 si sono registrati nr.8 eventi dannosi certamente attribuibili a orso bruno su alveari o animali da reddito, in cui sono stati interessati i seguenti capi di bestiame: - n° 1 esemplare di asino; - n° 1 esemplare di caprino; - n° 8 esemplari di ovino. Non si sono avuti, invece, danni agli appostamenti fissi di caccia. Le analisi sui campioni repertati hanno permesso di individuare solamente l’esemplare responsabile della predazione a carico dell’asino in M74.

La presenza del lupo

Durante il 2023 le segnalazioni attendibili di presenza di lupo sono state diverse ed hanno interessato l’intero territorio provinciale. La maggior parte delle segnalazioni provengono dalla Valle Camonica ove ad oggi è confermata la presenza di 2 branchi riproduttivi, entrambi gravitanti nell’area del Parco Nazionale dello Stelvio: il primo è lo storico branco del Tonale ed il secondo, di nuova formazione, nell’area della Valgrande. Alcune segnalazioni di esemplari in dispersione sono giunte anche dalle restanti aree montane della provincia, quali l’Alto Garda, la Val Sabbia e la Val Trompia; sono inoltre giunte segnalazioni anche dalla pianura, molto probabilmente riconducibili ad esemplari in dispersione provenienti dall’Appennino.

Monitoraggio sistematico 2022/2023 e 2023/2024

Durante l’inverno 2022/2023 il monitoraggio in Regione Lombardia si è svolto sia nelle aree di presenza stabile, come Aprica-Corteno Golgi, Passo del Tonale-Parco dello Stelvio, che in quelle di presenza sporadica della Valla Camonica, attraverso la realizzazione di transetti su neve (snowtracking) monitorati con due ripetizioni, una nel periodo ottobre-novembre e una nel periodo marzo-aprile. La realizzazione degli stessi è stata suddivisa fra i vari enti territoriali competenti: Polizia Provinciale, Parco Adamello, Carabinieri del CUFAA e Carabinieri del PN Stelvio e personale della AFV Belviso Barbellino. Per quanto riguarda invece l’inverno 2023/2024 lo sforzo di monitoraggio ha interessato anche nuove aree di presenza quali l’Alto Garda e la bassa Valle Camonica, monitoraggio effettuato con cadenza mensile da novembre ad aprile.

Distribuzione e presenze Branco del Tonale

È confermata anche per il 2023 la presenza del branco del Tonale: il suo areale spazia dalla Val di Sole (Comune di Vermiglio) all’Alta Val Camonica (Ponte di Legno). Durante il periodo invernale-primaverile i rilievi con fototrappole effettuati dal PNS hanno permesso di osservare un numero massimo, in contemporanea, di 3 esemplari. In tardo autunno le riprese eseguite sia con fototrappola che direttamente sul campo hanno confermato anche per il 2023 la riproduzione del branco con la nascita di almeno 3 cuccioli. Le analisi genetiche effettuate sui campioni dalla fondazione E. Mach permetteranno di individuare geneticamente i componenti del branco.

Branco della Valgrande

Il 23 di ottobre le fototrappole posizionate dal personale del Parco Nazionale dello Stelvio in Valgrande hanno permesso di accertare la formazione del secondo branco riproduttivo all’interno del territorio del parco posto in Provincia di Brescia. Le riprese hanno accertato che ad ottobre il branco era composto da sei individui. Per capire la sua esatta composizione, l'identità e la provenienza degli individui, si renderanno necessarie ulteriori attività di monitoraggio e di analisi genetiche Branco del Tonale.

Branco delle Orobie Belviso Barbellino

Durante il 2023 la presenza del branco non è stata confermata nell’area di frequentazione storica del branco, anche se, durante l’anno, sono giunte alcune segnalazione sporadiche, legate ad alcune predazioni su domestici e selvatici in zona Monno e Edolo. Negli ultimi giorni dell’’anno è stato rilevato un danno da lupo su caprini in comune di Corteno Golgi: alcune fototrappole nelle zone limitrofe hanno ripreso il passaggio di nr.2 individui di lupo. Le analisi genetiche effettuate dalla fondazione E. Mach sui campioni raccolti permetteranno di stabilire se si tratta dei medesi esemplari del branco della Val Grande o di altri individui. Esemplari in dispersione Durante l’anno si sono avuti diversi indici di presenza di singoli esemplari in dispersione, rilevati tramite riprese con fototrappole, predazioni su domestici e selvatici oppure avvistamenti diretti, provenienti da diverse zone della provincia, in modo particolare dall’area della sinistra orografica della Bassa Val Camonica - Alta Val Trompia - Val Caffaro - Alto Garda.

Nell’area della Pianura sono pervenute segnalazioni su 2 probabili avvistamenti a Castelcovati-Lograto in primavera. Danni Nel corso dell’anno 2023 si sono avuti 15 eventi di danno ad animali da reddito attribuibili al lupo, con la predazione di 40 ovini, 17 caprini ed 1 vitello appena nato. La maggior parte degli eventi sono avvenuti nella nuova area di presenza tra Bassa Val Camonica e Alta Val Trompia, ove in un singolo evento si è avuta la morte di 25 capi tra ovini e caprini (sfondamento della rete di contenimento con diroccamento dei capi). In 3 casi gli eventi di predazione inizialmente attribuiti al lupo, a seguito delle analisi del DNA, sono stati ricondotti a predazione da parte di cani da corte mal gestiti. Sono stati inoltre accertati 2 eventi di predazioni su domestici da parte del lupo anche in Bassa Val Trompia (Gardone VT-Villa Carcina). Uccisione cane da seguita Il 23 ottobre vi è stato il primo caso di uccisione di un cane da caccia da parte di lupi: l’evento si è avuto a Vezza d’Oglio (in Valgrande) a danno di un esemplare di cane da seguita: molto probabilmente è avvenuto per difesa del territorio da parte del nuovo branco. Incidenti stradali Anche nel corso del 2023 si è avuto un incidente stradale che ha coinvolto un esemplare di lupo: il 13 maggio in comune di Marone, lungo la SP 510 all’altezza della Galleria Santa Barbara, gli agenti della Polizia Provinciale hanno recuperato una carcassa di lupo investito da un autoveicolo alcuni giorni prima. Le condizioni della carcassa non hanno permesso di stabilire se fosse un esemplare maschio o femmina: saranno le analisi sui campioni a stabilire eventualmente l’identità dell’esemplare.

 Misure di prevenzione e attività WPIU

Durante il 2023 ha avuto l’avvio l’attività delle WPIU (Squadre emergenza per la prevenzione degli attacchi da Lupo): le stesse, formate da personale ERSAF, sono intervenute a supporto degli allevatori che hanno subito danni da lupo, fornendo informazione sulla gestione dell’allevamento, oppure consegnando in comodato d’uso alcuni recinti elettrificati (durante l’anno gli interventi sul campo sono stati 6 durante i quai sino stati forniti in comodato 3 kit di recinzione). Ulteriori aiuti sono stati introdotti dal Parco Adamello-Comunità Montana Valle Camonica, tramite un bando a sostegno di allevatori e pastori con cani da protezione che ha permesso di consegnare il seguente materiale a supporto: 110 sacchi mangime, 9 collari GPS, 34 confezioni antiparassitario destinato a n. 21 cani appartenenti a n. 9 diversi proprietari. Sempre il Parco Adamello-Comunità Montana Valle Camonica, in convenzione con i Consorzi Forestali, ha provveduto alla consegna in comodato d’uso di 7 recinti elettrificati per la prevenzione di attacchi ai greggi e 3 recinti per la prevenzione dei danni da orso agli alveari.

Lince e sciacallo dorato

Per quanto riguarda la presenza della lince durante il 2023 non sono pervenute segnalazioni di presenza di lince e nessuna segnalazione dall’area di presenza storica (Val di Ledro Alto Garda) del maschio di Lince B132: ciò potrebbe far presupporre la scomparsa per causa naturali del vecchio maschio di 16 anni durante il 2021. In merito allo sciacallo dorato ad oggi nessun indice di presenza della specie è stato rilevato in Provincia.

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