Operazione Montecampione, dodici le persone indagate
L'intervento è scattato all'alba e ha interessato i territori della Valle Camonica e della provincia bergamasca.
All'alba di questa mattina (sabato 30 gennaio) è scattata l'operazione che ha visto coinvolti una cinquantina di Carabinieri del comando di Brescia.
Detenzione, produzione e traffico stupefacenti
I Carabinieri della Compagnia di Breno, nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia (Dott.ssa Benedetta Callea ) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari a carico di 12 indagati (11 cittadini italiani e 1 tunisino) responsabili, a vario titolo, dei reati di produzione, traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana. Numerosi i clienti che i militari hanno identificato e che si rifornivano di stupefacente dai componenti del gruppo criminale, finito al centro dell’inchiesta giudiziaria.
Operazione Montecampione
L’operazione, denominata Montecampione, ha interessato i territori della Valle Camonica e della provincia bergamasca. I destinatari dei provvedimenti restrittivi erano riusciti a creare, durante la fase del primo lockdown dovuto al Covid 19, una fiorente e alquanto redditizia, sul piano economico, attività illecita di spaccio di droga, destinata a rifornire le locali piazze, compresa l’area del sebino.
Arresto in flagranza lo scorso agosto
Nel corso delle indagini, un primo duro colpo al gruppo criminale era stato assestato con l’arresto in flagranza di reato di sette persone, avvenuto lo scorso 7 agosto 2020. In quella circostanza i carabinieri avevano sequestrato quattro serre di marijuana, oltre a quasi 5 chilogrammi di erba e in carcere erano finite, tra le altre, cinque persone riconducibili ad un unico nucleo familiare, residente a Pian Camuno.Gli indagati, dopo aver acquisito un buon numero di clienti fidelizzati, tra i quali diversi giovani poco più che maggiorenni e aver incrementato il loro giro di affari, avevano alzato il tiro e per aumentare i loro facili guadagni avevano avviato dei concreti contatti per far giungere la marijuana direttamente dalla Spagna a prezzi più vantaggiosi.
Gli arresti di agosto avevano fatto tramontare la trattativa.
Il più esperto del gruppo, risultato essere un 48 enne operaio di Pian Camuno, oltre ad avvalersi della collaborazione della compagna e dei due figli di quest’ultima, ha potuto contare su alcuni giovani, di età compresa tra i 18 e i 19 anni, ai quali era stato affidato l’incarico di procacciare i clienti e provvedere alla vendita dell’erba e della cocaina. Il Gip del Tribunale di Brescia ha applicato a carico del pregiudicato 48 enne la custodia cautelare in carcere, mentre sono finiti agli arresti domiciliari un 40enne di Borno, un 28enne di Esine, una 60enne di Artogne e un 20enne di Piancogno. Sono invece stati arrestati, nell’ambito della stessa indagine e in esecuzione di un decreto di arresto ritardato emesso dal pubblico ministero, un 21enne di Chiuduno (Bg), un 19enne di Casazza (Bg) e una 19enne di Sovere (Bg).