Tribunale

Omicidio Pulvirenti: alla sbarra medici e presidente di cooperativa

La giovane terapista di Castegnato era stata ammazzata a Cascina Clarabella, mentre lavorava, da uno dei suoi pazienti psichiatrici.

Omicidio Pulvirenti: alla sbarra medici e presidente di cooperativa
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Cinque persone rinviate a giudizio per la morte di Nadia Pulvirenti, la giovane terapista ammazzata nel 2017.

Omicidio Pulvirenti: alla sbarra medici e presidente di cooperativa

Cinque persone rinviate a giudizio per omicidio colposo in relazione alla morte della giovane terapista di Castegnato Nadia Pulvirenti, ammazzata a coltellate nel gennaio del 2017 da un suo paziente psichiatrico, Abderrahim El Moukhtari. Il 55enne magrebino, che ora si trova al Rems di Castiglione delle Stiviere, era stato sottoposto a perizia psichiatrica e il giudice per l’udienza preliminare aveva emesso sentenza di proscioglimento perché incapace di intendere e volere. A processo ora, invece, andranno cinque persone ritenute responsabili della morte della 25enne: Andrea Materzanini, direttore del Dipartimento di Salute mentale di Iseo e responsabile funzionale del programma di residenzialità leggera affidato a Cascina Clarabella; Giorgio Callea, responsabile del Cps di Iseo; Annalisa Guerrini, psichiatra dell’équipe del Cps di Rovato e responsabile della predisposizione del piano terapeutico di El Moukhtari; Claudio Vavassori, presidente del Consiglio di amministrazione della cooperativa Diogene e datore di lavoro della terapista; Laura Fogliata, medico competente della cooperativa.

Il processo

I cinque imputati il 15 ottobre dovranno presentarsi in aula davanti alla Seconda sezione penale monocratica. I genitori, il fratello e il fidanzato della vittima si sono costituiti parte Civile.

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