Omicidio Maioli, 80enne a processo.
Si aprirà nel mese di ottobre il processo per l’omicidio della 62enne Cristina Maioli che vede come unico imputato il marito Antonio Gozzini, 80enne e ex docente, che il 4 ottobre del 2019 avrebbe ucciso nel sonno la compagna in un raptus di follia, prima ferendola con il mattarello e poi accoltellandola fatalmente.
Terminate le udienze preliminari, tra pochi giorni si aprirà definitivamente il processo in cui Gozzini dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario pluriaggravato davanti al Pubblico Ministero.
Una notte fatale
E’ stata ricostruita, passo dopo passo, la dinamica di quel maledetto 4 ottobre, quando Antonio Gozzini, reo confesso, avrebbe preso mattarello e coltello da cucina prima di recarsi nella camera da letto e colpire più volte la moglie, non lasciandole scampo. L’uomo, le cui condizioni mentali sono oggetto di discussione, avrebbe poi vegliato per due giorni sul cadavere prima di autodenunciarsi per mezzo di una telefonata alla vicina. Negli interrogatori ha dichiarato che avrebbe voluto uccidersi e portare con sè la propria compagna. Un duplice delitto riuscito solo a metà, perchè poi all’uomo sarebbe mancata la forza per farla finita.
Le condizioni mentali
Accusa e difesa concordano su delle condizioni mentali instabili da parte dell’uomo, che tra bipolarismo e depressione potrebbe aver trovato le motivazioni giuste per compiere il folle gesto di cui oggi è imputato. Oltre a questo, l’anziana età dell’uomo rende ancora più difficile l’intera valutazione del caso. In ogni caso, il processo si aprirà nelle prossime settimana per mettere definitivamente chiarezza sull’accaduto e verrà poi valutata la punibilità dell’uomo.