Omicidio di Temù: le confessioni dei tre e il crollo emotivo di Milani
Le confessioni sono giunte dopo che i tre si erano confinati dietro un muro di silenzio dallo scorso 24 settembre, giorno del loro ingresso in carcere.
Hanno confessato tutti e tre, l'omicidio di Laura Ziliani si tinge di nuove tinte.
Dopo mesi di silenzio
Il primo è stato nella giornata di martedì 24 maggio, il fidanzato della sorella maggiore Silvia, Mirto Milani; il giorno seguente (mercoledì 25 maggio) è toccato a Silvia e ieri (giovedì 26 maggio) è stata la volta della sorella più giovane Paola. Il "trio criminale" come è stato ribattezzato, ha fornito la stessa versione dei fatti andando, di fatto a confermare l'impianto accusatorio. A trovare conferma è stato anche il movente di natura economica. Parole che giungono dopo che Mirto, Silvia e Paola sono stati confinati dietro le sbarre dal 24 settembre scorso: da allora la strada scelta è sempre stata quella del silenzio.
Una terribile vicenda
Una vicenda, quella che ha visto coinvolta e vittima l'ex vigilessa di Temù scomparsa l'8 maggio 2021 e ritrovata cadavere l'8 agosto dello stesso anno a distanza esattamente di tre mesi dal giorno della sparizione, che ha sconvolto tutta Italia. In particolare per le dinamiche familiari che ne sono emerse e che hanno visto coinvolte due delle tre figlie. Un impatto emotivo al quale neppure lo stesso Mirto Milani sembra essere rimasto insensibile: ieri, infatti, a poche ore dalla sua confessione e di quella della fidanzata e della sorella, il 28 enne di origine bergamasche ha accusato un pesante crollo emotivo tanto da rendere necessario il ricovero agli Spedali Civili di Brescia dove si trova sotto osservazione e piantonato.