terribile vicenda

Omicidio Bozzoli, i perché della condanna all'ergastolo del nipote Giacomo

Una vicenda che risale a sette anni fa, ecco cosa accadde quell'8 ottobre secondo la corte d'assise di Brescia

Omicidio Bozzoli, i perché della condanna all'ergastolo del nipote Giacomo
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Omicidio Bozzoli, ecco perché il nipote Giacomo è stato condannato all'ergastolo.

Omicidio Bozzoli, una vicenda che risale a sette anni fa

La vicenda Bozzoli risale ormai a più di sette anni fa: dell'imprenditore Mario Bozzoli si erano perse le tracce l'8 ottobre 2015; l'ultima volta fu visto alle 19.15 di quello stesso giorno. A destare particolare attenzione la particolare fumata che proprio quella sera si sprigionò dal forno più grande della fonderia della famiglia a Marcheno e che mandò in blocco gli aspiratori. Aspetto, questo, oggetto di un'attenta analisi da parte degli inquirenti. Proprio per far luce su questo particolare non trascurabile è stato infatti eseguito un tanto contestato esperimento che ha visto sacrificare il maialino soprannominato "Cuore"  e che ha portato le associazioni animaliste a protestare per  settimane. Queste le parole pronunciate da parte di Katia Ruggero referente di Meta Parma e Avi Parma

"La storia di Cuore inizia con la decisione della Corte d'Assise di Brescia di uccidere un maiale, oltretutto malato, e poi bruciarlo in un forno per un esperimento giudiziale.
Questo è ciò che ha deciso la Corte d’Assise di Brescia nell’intento di accertare se l'imprenditore, scomparso nel 2015, possa aver fatto questa stessa fine - ha ricordato Katia Ruggero referente di Meta Parma e Avi Parma  - "Serve un maiale, irrimediabilmente ammalato, di quelli con il destino segnato e in imminente scadenza. Dovrà essere sottoposto ad un prelievo del Dna, poi ucciso, vestito, con indumenti simili a quelli che Mario Bozzoli indossava la sera della sua scomparsa, e infine gettato in un forno da fonderia".

Esperimento che ha dimostrato come il corpo dell'imprenditore di Marcheno possa essere stato, di fatto, bruciato nel forno più grande della fonderia.

L'agguato e poi la fine nel forno

Secondo la corte d'assise di Brescia Bozzoli, in un primo momento, sarebbe quindi stato vittima di un agguato teso da parte del nipote Giacomo e successivamente buttato nel forno con la complicità dei due addetti al forno stesso: Giuseppe Ghirardini e Oscar Maggi.

 

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