Omicidio Bani La difesa chiede l'assoluzione per il marito killer
Una notizia che farà parecchio discutere la comunità palazzolese.
Omicidio Bani: la difesa chiede l'assoluzione per il marito killer. Presentato ricorso in Appello dai legali di Mootaz Chaanbi.
Omicidio Bani La difesa chiede l'assoluzione per il marito killer
E' stato condannato a 30 anni di carcere per il brutale omicidio della moglie. La giovane mamma palazzolese Daniela Bani. Una condanna in contumacia, visto che il tunisino è latitante nel suo Paese di origine. E ora i legali di Mootaz hanno presentato ricorso in Appello. Chiara la richiesta: assoluzione per insufficienza di prove. Tutto questo mentre si sta provando ad assicurare alla giustizia l'uxoricida. Se non a quella italiana (impossibile l'estradizione) a quella tunisina.
Corte d'Assise
Già in primo grado i legali dell'imputato avevano chiesto l'assoluzione. La Corte d'Assise del Tribunale di Brescia aveva condannato l'uomo a 30 anni di reclusione per omicidio volontario. E a una provvisionale di 450mila euro nei confronti della famiglia Bani, difesa dagli avvocati Piero Pasini e Stefania Battistelli. Una pena superiore rispetto ai 28 anni chiesti dall'accusa.
Il delitto
Il terribile fatto è avvenuto il 22 settembre del 2014. Mootaz ha ammazato la moglie con ben 39 coltellate mentre il figlio più grande era in caasa con loro, in un'altra stanza. Dopo l'omicidio il tunisino aveva portato i bambini (oggi hanno 10 e 6 anni) a casa di un amico e poi era partito per il suo Paese di origine. Un delitto efferato che ha distrutto un'intera famiglia e sconvolto la comunità palazzolese.