Hanno superato quota 6mila (per l’esattezza sono 6.300) le firme raccolte dal Comitato Pro ospedale di Iseo per la riapertura del Punto nascite del presidio del capoluogo sebino. E mancano ancora quelle degli isolani.
Oltre seimila firme per il Punto nascite di Iseo
La battaglia per chiedere che venga autorizzata in deroga la riapertura della sala parto e del reparto Maternità (chiusi dall’inizio della pandemia e non riaperti per via della soglia dei 500 parti annui fissata dal Dm70 e non raggiunta) continua e il sostegno all’iniziativa partita dal gruppo di mamme, puerpere ed ex dipendenti dell’Asst Franciacorta sta arrivando sia dai Comuni della zona che da alcuni gruppi politici.
“Il Partito Democratico del Sebino e della Franciacorta ha fatto trovare a tutti gli iseani un volantino nella cassetta della posta, nel quale si invita il sindaco a spingere in Regione per ottenere la deroga per la riapertura; ci chiediamo che fine abbia fatto la Lega, che a Iseo attualmente è nella maggioranza al governo – hanno spiegato le referenti del Comitato Pro ospedale, Lucia Danesi, Nadia Zatti e Orsolina Ciocchi – La nascita di Federico, partorito al Pronto soccorso, fa capire come questo servizio sia essenziale, specialmente in un territorio come il nostro, dove da Montisola o Sale Marasino ci vuole parecchio tempo per arrivare a Chiari o a Esine per partorire. Ci rivolgiamo ai politici e all’assessore alla Sanità Giulio Gallera: invece di puntare sulle strutture private, chiediamo vengano risolti i problemi di quelle pubbliche”.
Nel frattempo la mozione per chiedere al Governo di rivedere il Dm70 e alla Regione di riaprire il Punto nascite di Iseo, inviata dal sindaco Marco Ghitti a tutti i Comuni del lago e della Franciacorta, sta raccogliendo consensi ed è stata approvata anche in Comunità montana del Sebino bresciano dai rappresentanti delle Amministrazioni di Marone, Montisola, Monticelli, Ome, Pisogne, Sale Marasino, Sulzano e Zone.
Per la prossima settimana è in programma un incontro tra il sindaco Ghitti e la vice presidente della Commissione Sanità Simona Tironi. L’iniziativa del Comitato Pro ospedale sicuramente ha smosso le acque, ma la decisione ultima spetterà alla Regione.