Olga e Mario sono finalmente sposi «vuoi diventare mia moglie?»

Olga e Mario sono finalmente sposi «vuoi diventare mia moglie?»
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Fino a cinque anni fa, Mario, operaio cinquantenne, viveva solo con il fedele meticcio Artù. Poi ha finalmente incontrato la sua amata Olga. Moldava di origine, di 33 anni, fino a qualche tempo fa viveva con il figlio Gheshka, la sorella maggiore Inga e le sue due figlie a Carpenedolo. Olga è una donna indipendente, che si è sempre data da fare. Ha fatto i lavori più disparati: dalla raccolta dell’uva, poi come barista all’ Arci in vicolo Gobbo e infine come domestica. Si sono conosciuti a ferragosto del 2011, al parco naturale «Aqua Dulsa» di Casalmoro.

L’incontro è stato un colpo di fulmine. Dopo quella giornata in piscina, Olga e Mario si sono persi di vista ma dopo due mesi c’è stata l’occasione di riverdersi e prendere insieme un caffè a Calvisano. Dopo una lunga chiacchierata, seduti nel suo fuoristrada scappò il primo bacio. «Mi baciò teneramente - ha ricordato Olga - Fu una sensazione meravigliosa che ancora oggi mi porto e conservo gelosamente».  

A novembre del 2014, Mario e Olga, decidono di andare a vivere insieme e scelgono di stare nell’appartamento di Mario. I due sono felici, la loro è una bella famiglia, ovvio che come in tutte le belle storie d’amore qualche screzio c’è stato, ma è bastato l’amore per venirsi incontro. «Olga ha provato a migliorarmi - ha ironizzato Mario - ma io son già Migliorati di cognome». Si susseguono cene familiari italo moldave, Oktoberfest, doni in oro e cuori di cioccolato, momenti sacri, tragici lutti familiari, vacanze in Liguria e in montagna. In ampi album, Olga colleziona i loro ricordi, li protegge perché teme che questo suo nuovo nucleo familiare si possa disfare, conserva perfino le carte regalo, dando un forte valore personale ad oggetti di cui riconosce il poco o nessun valore che hanno per gli altri.

«Mario e Gheshka conoscono la venerazione di Olga per gli anelli sottili con pietra enorme, preferibilmente di colore verde o giallo .- hanno raccontato Patrizia Corneli eMaurizio Tonini , i testimoni dello sposo - Per il 33° compleanno, ne comprarono uno di poco valore attaccando un’ etichetta con scritto “quattro mila euro”. . Il 14 Novembre 2015, durante la sua cena di compleanno, glielo hanno consegnato insieme ad un bigliettino con scritto: “ mi vuoi sposare?”».


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