Obbligava giovani ragazze a prostituirsi, arrestata donna a Rivoltella

Obbligava giovani ragazze a prostituirsi, arrestata donna a Rivoltella
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E’ stata un’alba intensa quella di martedì 6 dicembre a Rivoltella, nella palazzina di viale Motta 157.
I carabinieri della stazione di Desenzano sono intervenuti in esecuzione a un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Venezia che ha portato alla custodia cautelare di 8 persone a seguito di una complessa indagine relativa allo sfruttamento della prostituzione di donne cinesi e all’immigrazione clandestina.
In carcere è finita anche Liu Fen, donna cinese classe 1968 e residente proprio in viale Motta.
In totale sono state deferite 40 persone, sempre cinesi e italiane, che affittavano ai capi dell’organizzazione case dove si svolgevano incontri sessuali di ogni genere. I militari dell’Arma hanno dovuto fronteggiare delle vere e proprie aguzzine, esperte del settore e che hanno utilizzato tutti gli accorgimenti possibili per aggirare le maglie della giustizia italiana. 
Il modo di agire era quello di veri e propri sfruttatori: per anni hanno attratto in Italia giovani connazionali, promettendo un lavoro sicuro. L’occupazione però si rivelava poi essere la vendita del proprio corpo in case d’appuntamenti, dove le giovanissime ragazze, secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Mestre, erano spesso costrette a vivere in condizioni disumane e private di ogni libertà. Le ragazze venivano attratte da donne cinesi più anziane, come la «rivoltellese» Fen Liu, che promettevano loro casa, cibo e comodità. In realtà sarebbero poi state costrette a soddisfare un numero enorme di clienti, uomini di ogni età, estrazione sociale e nazionalità.
 

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