Orzinuovi

Nutrie nel centro abitato: "Serve un piano per permettere ai Comuni di agire"

Il consigliere regionale Federica Epis ha avanzato la richiesta

Nutrie nel centro abitato: "Serve un piano per permettere ai Comuni di agire"
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Nutrie, cinghiali, piccioni: tre categorie di animali che al momento figurano sulla black list di Enti e operatori agricoli. Si tratta di animali invasivi, che possono provocare problemi e non solo alle coltivazioni.

Nutrie nel centro abitato: "Serve un piano"

Nei giorni scorsi alcuni residenti hanno segnalato una colonia in via Pirandello: più di una decina di roditori che si sono spinti fin nel centro abitato. Senza contare le lamentele degli agricoltori, perché le nutrie e "mangiano" gli argini dei canali, con il rischio di provocare incidenti. E’ già accaduto, infatti, che i trattori si siano ribaltati a causa dell’improvviso cedimento del terreno "scavato»" da questi roditori. Sui social si è scatenata una sorta di "guerra" tra gli animalisti, che difendono le nutrie, e altri cittadini, decisamente favorevole all’opera di contenimento. Non sono mancate battute di cattivo gusto.

L'intevento dell'assessore (e consigliere regionale)

Bada al sodo, invece, l’assessore al Bilancio Federica Epis, che è anche consigliere regionale.

La Provincia, alla luce dell’emergenza nutrie, deve dotarsi di Piano di eradicazione affinché i Comuni possano abbatterle. La popolazione è esasperata dall’esplosione dell’emergenza nutrie, animali altamente nocivi per la sicurezza e per l’igiene pubblica, per la biodiversità e per la sempre più preziosa risorsa idrica, per questo motivo è urgente che la Provincia di Brescia provveda al più presto a dotarsi del Piano di eradicazione, senza il quale i Comuni non possono intervenire in modo significativo, avvalendosi cioè di ditte specializzate oltre che dei volontari.

Gli avvistamenti e le colonie infatti, sono sempre più frequenti.

Nel 2021 il ministero della Transizione ecologica ha approvato Piano nazionale di gestione della nutria, che ha consentito a sua volta a Regione Lombardia di aggiornare il proprio Piano regionale di eradicazione. Quindi ora tocca solo alla Provincia darne concreta attuazione con un proprio piano attuativo, che dovrà definire le procedure per l’organizzazione del servizio con e da parte dei Comuni, siamo in attesa di questo per poter procedere legalmente alle catture in tutte le situazioni. Del resto a Orzinuovi dove sono assessore ho lavorato a questo problema fin dal giorno del mio insediamento, arrivando già nel 2020 a formare decine e decine di selecontrollori promuovendo un apposito corso erogato dal Comune in collaborazione con Asst Franciacorta, ma questi volontari hanno limitate possibilità di azione, che rendono difficili le catture soprattutto nei centri abitati. Regione Lombardia ha già previsto un milione di euro con cui rimborsare i Comuni che nel 2022 organizzeranno l’attività di contenimento in collaborazione con le Province anche se restiamo sempre in attesa di un fondo nazionale senza il quale è impossibile coprire tutti i costi, in aumento di anno in anno insieme all’esponenziale aumento dei capi.

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