E’ stato presentato questa mattina in conferenza stampa al Broletto il nuovo bando volto a incentivare l’assunzione dei lavoratori licenziati della Invatec. Un progetto da oltre 400mila euro, cofinanziato da azienda e Provincia per aiutare gli ex dipendenti a trovare un nuovo collocamento.
Aperto il nuovo bando
Proroga del bando dell’anno scorso, con cui erano stati stanziati 450mila euro, il nuovo progetto metterà sul tavolo 434mila euro (234mila da parte della Provincia e 200mila dall’azienda bresciana) per incentivare la ricollocazione dei dipendenti interessati dalla procedura di licenziamento collettivo (all’epoca erano 113 posti di lavoro full time) avviata dalla Medtronic Invatec di Roncadelle e Torbole Casaglia.
Assunzioni a tempo indeterminato e non
Per le aziende che assumeranno a tempo pieno e con contratti di lavoro a tempo indeterminato gli ex dipendenti della Invatec è prevista l’erogazione di 8mila euro a persona. Novità di quest’anno, invece, sarà il contributo per l’aziende che opteranno per un tempo determinato. “L’anno scorso, a fronte di un investimento importate, solo due persone sono state assunte a tempo indeterminato – ha spiegato il consigliere Davide Comaglio – Per questo abbiamo decide di includere anche i contratti al tempo indeterminato. Alle ditte che assumeranno per un periodo di 12 mesi verranno erogati 5mila euro, mentre a quelle che opteranno per i sei mesi ne verranno dati 2.500”. Gli incentivi non verranno erogati immediatamente, ma solo dopo l’instaurarsi di una certa stabilità lavorativa.
Contributi ai lavoratori
Altra novità sarà l’indennità di partecipazione, ovvero un contributo erogato direttamente al lavoratore qualora venga finalmente assunto. ” A chi troverà lavoro verranno dati 2mila euro – ha continuato Angelica Zamboni, coordinatrice del centro per l’impiego di Brescia – Non tanto come premialità , ma anche pensando al fatto che molti dovranno affrontare spese di trasporto maggiori per muoversi: è un modo per favorire chi è in difficoltà per problemi logistici anche familiari. L’indennità di partecipazione vuole essere uno timolo e di supporto per potersi reimmettere nel mondo del lavoro”.
Le tempistiche del bando
Aperto la scorsa settimana, il bando rimarrà aperto fino al 30 giugno 2019. I contributi verranno erogati fino a esaurimento, a seconda dei contratti che verranno stipulati. “Abbiamo deciso di includere nel bando anche le aziende che hanno assunto dopo il primo settembre, data di scadenza del primo bando – ha spiegato Comaglio – Un modo per dare continuità al progetto e premiare le aziende che abbiamo assunto anche fuori dal bando”. Il progetto è stato pubblicato sulla piattaforma sintel della Provincia di Brescia , visionabile dalle aziende ma anche dai lavoratori che volessero procedere in maniera autonoma a trovare un nuovo impiego, segnalando nel caso di essere portatori di incentivi.
A fianco dei lavoratori
E’ passato più di un anno dai primi licenziamenti fatti dalla Invatec Medtronic e dall’avvio di un percorso a fianco dei lavoratori per favorirne il ricollocamento. “Delle lavoratrici licenziate a giugno circa un’ottantina avevano aderito al progetto di Azioni di Rete promosso dalla Regione, per aiutare di disoccupati a trovare un nuovo impiego – ha concluso la Zamoni – Un percorso fatto di corsi di formazione per aumentare le competenze della persone e favorire la ricollocazione nelle aziende. Di queste 80 persone circa la metà hanno trovato un impiego determinato o comunque un’occupazione. Con il bando di vogliono aiutare anche le restanti”.
La situazione attuale
Nessuno sviluppo invece per la situazione dei 314 lavoratori attualmente impiegati nell’azienda, che a giugno avevano visto da vicino l’ombra del licenziamento. Iniziato il 7 giugno con l’annuncio della chiusura dei due stabilimenti bresciani e l’avvio di un lungo presidio fuori dal sito produttivo di Torbole, il caso Medtronic si era trascinato per diverse settimane fino a che, a inizio luglio, era approdato al Ministero. Le azioni intraprese dalla multinazionale avevano infatti subito uno stop in occasione del vertice al Mise, durante il quale erano stati congelati i licenziamenti in attesa di una reindustrializzazione dei siti produttivi. E proprio su questo si continua a lavorare.