Nuovi arrivi: ecco quanti migranti per ogni Comune
Il costante incremento dei flussi dei migranti in arrivo dalle coste dell’Africa del nord, ha indotto l’associazione nazionale Comuni italiani (Anci) a definire, insieme con il Ministero dell’Interno, un piano nazionale di ripartizione dei richiedenti asilo e dei rifugiati, con l’obiettivo di realizzare un sistema più idoneo ad assicurare una distribuzione sostenibile e flessibile dei posti da destinare all’accoglienza di questi.
«L’esigenza di farsi strada con un nuovo piano d’accoglienza è partita dal fatto che l’attuale sistema, presenta numerose disomogeneità in quanto risulta gestito su sistemi paralleli quali centri governativi, strutture temporanee e Sprar» così ha spiegato la Prefettura di Brescia in una comunicazione che ha fatto giungere a tutti i Comuni del territorio. L’obiettivo di questo piano dunque, a fronte dell’aumento di sbarchi, è quello di ipotizzare, Comune per Comune, una ripartizione dei richiedenti asilo sulla base del numero di abitanti, ma soprattutto ha la volontà di rimettere un po’ di ordine dove fino ad ora non c’è stato. Spesso in alcuni dei nostri Comuni sono ospiti di privati numerosi richiedenti asilo, mal gestiti e troppo spesso mal considerati. «Nella provincia bresciana i posti Sprar rappresentano solo il 10% dei complessivi posti d’accoglienza - hanno spiegato dalla Prefettura - mentre la complessiva distribuzione di migranti o richiedenti asilo, è frutto di interventi non propriamente organici, perché caratterizzati da estrema urgenza e contrassegnati da evidenti differenze in termini di titolarità pubblica e privata».
E’ proprio questo il nodo della questione. Si è fatto strada questo Piano proprio perché è necessario riprendere in mano la situazione di emergenza. Secondo il nuovo piano di distribuzione, nella provincia di Brescia, spalmati su tutti i Comuni dovrebbero arrivare circa 3600 migranti.
Di questi 283 distribuiti nei Comuni di: Montichiari, Calciato, Bedizzole, Carpenedolo, Castenedolo, Ghedi, Calvisano e Visano, con un bacino di 104mila abitanti. Alcuni sindaci hanno già espresso la volontà di non aderire, questo però potrebbe risultare controproducente. Infatti, non essendo sottoposti al controllo del Piano, alcuni Comuni potrebbero ritrovarsi molti più migranti di quanto possono ospitarne. Nell’accordo tra Anci e Ministero dell’Interno è chiaro che i migranti saranno accolti sul territorio in maniera graduale, ospitati anche nei centri di Accoglienza straordinari entro il 31 dicembre 2017. Dalla sua la Prefettura si impegnerà ad escludere dai bandi aventi per oggetto l’accoglienza dei richiedenti asilo, tutti quei Comuni che avranno aderito al Patto Anci e per questi ultimi fornire sostegno e supporto locale mettendo a disposizione le Forze dell’ordine per prevenire o risolvere problematiche insorte nei centri di accoglienza.