Nuova sede per "Il pulcino ballerino", la bottega solidale per sostenere le missioni
Dal 2 maggio il progetto ha trovato uno spazio tutto per sé in via Monsignor Giulio Gatti: stasera, sabato, l'inaugurazione con il vescovo Tremolada
La nuova sede della bottega solidale «Il Pulcino Ballerino» apre ufficialmente le porte alla comunità di Ospitaletto e al vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada, in visita dell'inaugurazione di questa sera, sabato 25 maggio. Nell’era del consumo di massa, del prendi due e paghi uno, del Black Friday da «offerte imperdibili», dello shopping con un click e della produzione fast fashion, è necessario partire dal basso con una rivoluzione apparentemente silenziosa ma che, a modo suo, dona una seconda vita, non solo agli oggetti. Così fa l'attività commerciale della Parrocchia San Giacomo Maggiore, che aderisce ai principi del commercio equo (il ricavato delle vendite sarà destinato a progetti concreti nei Paesi in via di sviluppo) in un’ottica di sensibilizzazione missionaria.
"Il pulcino ballerino": la bottega solidale per sostenere le missioni
La bottega solidale, erede dell’antesignano progetto de «Il Commercio Equo e Solidale a Ospitaletto», è cresciuta nel tempo, riuscendo a ritagliarsi (a partire dal 2 maggio) uno spazio tutto per sé in via Monsignor Giulio Gatti, nei locali comunali che, affittati e rinnovati dalla Parrocchia, saranno benedetti alle 19 di domani dal vescovo di Brescia.
«Abbiamo bisogno di processi più circolari, di produrre e non sprecare le risorse della nostra Terra, modi più equi per vendere e distribuire i beni e comportamenti più responsabili quando consumiamo - ha scritto suor Italina Parente sul bollettino parrocchiale - Abbiamo bisogno di quella rivoluzione culturale che poggia sull’alternativa data dalla cultura della cura e della responsabilità. E l’alternativa può essere posta da una comunità parrocchiale fatta di persone che non guardano dall’alto la storia, ma ci vivono dentro. La scelta che la comunità parrocchiale di Ospitaletto intende fare rinnovando l’esperienza di un negozio solidale e missionario sicuramente non rimuoverà le cause della inequità planetaria, delle disuguaglianze, della povertà, né cambierà i nostri stili di vita e il nostro modello di sviluppo, ma accompagnerà persone concrete alla scoperta di valori e ideali che danno spessore alla nostra umanità».
Il negozio, funzionante grazie a 40 volontari, sarà quindi visitato oggi in occasione di «Fino ai confini della terra» dopo la Messa delle 18 nella chiesa parrocchiale (in cui il vescovo darà il mandato ai giovani in partenza per le esperienze missionarie) e prima della cena presso all’oratorio (dalle 19.30 con prenotazione). A chiudere la manifestazione, presso il Teatro Agorà alle 20.45, sarà il laboratorio missionario con il concerto del coro interculturale Elikya.